Comunità di S.Egidio


 

16/02/2003

La Comunit� di Sant�Egidio al fianco della terza et�. Iniziative e progetti
Trent�anni con gli anziani

 

Quest�anno la Comunit� di Sant�Egidio festeggia i suoi �trenta anni di amicizia con gli anziani�. L�anniversario � stato celebrato con una doppia manifestazione: il 26 novembre a Roma e il 28 gennaio a Napoli.

Titolo della manifestazione: �I vecchi senza amore muoiono�. Parole che esprimono al meglio il motivo che ha spinto la Comunit� di Sant�Egidio ad occuparsi degli anziani.

Durante la manifestazione tenutasi a Napoli, presso il Teatro Sannazaro, artisti come Anna Maria Ackermann, Katia Ricciarelli, Mariano Rigillo, Renato Carpentieri, Benedetto Casillo, Giacomo Rizzo, Rossella Serrato e Valentina Stella, hanno prestato il loro talento per contribuire ad una giornata di festa, ma anche di grandi riflessioni. Sul palco, infatti, agli artisti si sono alternati volontari della Comunit� che hanno dato le loro testimonianze. E� Stato inoltre proiettato un video in cui si raccontano la nascita e le attivit� della Comunit� di Sant�Egidio.

La storia della Comunit� di Sant�Egidio inizia pi� di 30 anni fa in una chiesa di Trastevere a Roma. E� proprio l� che i giovani fondatori della Comunit� rivolgono la loro attenzione agli anziani. Si accorgono infatti che molti degli anziani del quartiere sono poveri, soli e in condizioni di abbandono. Iniziano allora a pensare ad un progetto che possa offrire agli anziani sostegno, aiuto, ma anche amicizia. I ragazzi della Comunit� di Sant�Egidio, infatti, presto scoprono che nonostante gusti, cultura e linguaggio molto diversi, � possibile instaurare un rapporto di amicizia, anche tra persone appartenenti a due generazioni differenti.

A Napoli la Comunit� di Sant�Egidio arriva nel 1973 e fin da subito ha cominciato ad essere vicina agli anziani, cercando di avvicinare quelli che vivevano soli nel centro storico. Anche a Napoli infatti la situazione non era molto diversa da Roma. La storia di Salvatore, anziano ambulante del centro storico di Napoli, � emblematica della condizione in cui si trovavano e, purtroppo ancora oggi si trovano, molti anziani. Salvatore cadde in casa ferendosi. Tornato a casa dopo una breve degenza, peggiorava, era indebolito, non riusciva a prepararsi da mangiare. Due studentesse, a volte, gli lasciavano del cibo, ma fuori della porta. Salvatore mor� e la sua morte fu scoperta solo dopo molti giorni. Sono storie come queste che hanno spinto la Comunit� di Sant�Egidio ad agire, perch� cose simili non accadessero pi�. Oggi la Comunit� di Sant�Egidio segue a Napoli circa 700 anziani ad alto rischio, cio� scarsamente autosufficienti. Le attivit� svolte sono diverse: dai soggiorni estivi alle visite negli ospedali, negli istituti e nelle case degli anziani soli. Nel 1998 � nato il movimento �Viva gli anziani�, che conta oggi nel mondo 10.000 iscritti. Obiettivo del movimento � dare la possibilit�, a quanti vogliono vivere la vecchiaia come un�opportunit� per se stessi e per gli altri, di impegnarsi nell�evangelizzazione e nella preghiera, in lavori socialmente utili, in esperienze di volontariato e di servizio agli altri. Fra le attivit� in cui si impegnano gli anziani del movimento ci sono la preparazione dei pasti che vengono distribuiti la sera ai senza fissa dimora, la raccolta di alimenti, medicinali e vestiti che poi vengono inviati ai centri di accoglienza della Comunit� di Sant�Egidio per i pi� bisognosi o spediti nei paesi pi� poveri, le vendite di beneficenza per finanziare iniziative di solidariet� e la corrispondenza con detenuti isolati e senza famiglia.

Questo significa considerarli e renderli parte viva e attiva della societ�, ed � questa l�unica ricetta per rendere felici loro e anche noi stessi.

Laura Gagliardi