Comunità di S.Egidio


 

11/03/2003

A Genova un abitante su quattro ha pi� di 65 anni e di questi uno su tre vive solo
Le storie degli anziani recitate a teatro
�I vecchi senza amore muoiono� � il titolo di un incontro a pi� voci organizzato per domani dalla comunit� di Sant�Egidio alla Corte

 

Un pomeriggio al teatro della Corte per portare in scena la realt� della citt� coi capelli grigi dare voce a chi, quotidianamente, rimane dietro le quinte della vita. �I vecchi senza amore muoiono� � il titolo di un incontro a pi� voci organizzato per domani pomeriggio alle 16 dalla comunit� di Sant�Egidio: presenti attori, musicisti, cantanti. Da Massimo Mesciulam, Mario Dighero e Pino Petruzzelli al violinista Mario Trabucco, dal soprano Elisa Folino al tenore Ugo Benelli

e ai New Trolls.

�Il titolo � tratto da una frase pronunciata realmente da una nonna � racconta Andrea Chiappori della Comunit� di Sant�Egidio � e ci � sembrato raffigurasse molto bene la realt� di tante persone che oggi sono rimaste sole a trascorrere la vecchiaia�.

La fotografia della citt� vecchia, cos� come esce dalle statistiche elaborate dalla comunit� di Sant�Egidio, � fatta di solitudine e speranze, difficolt� concrete e voglia di vivere. Il saldo negativo della popolazione del Comune, rispetto ai dati del referendum di fine Duemila, � di oltre 45 mila unit�, con un netto calo della popolazione residente. In parallelo, si � verificato un processo di invecchiamento che appare inarrestabile: �Un genovese su quattro ha pi� di 65 anni � dice Chiappori � di questi uno su tre vive da solo�. Se si cerca di guardare le cifre un po� pi� da vicino, si scopre che pi� di novemila genovesi hanno superato gli 85 anni e che ogni cinque persone sopra i 65, una � disabile. �Il Comune oggi segue attraverso servizi sociali circa duemila persone, troppo poche rispetto alla realt� di chi ha bisogno di aiuto�,

dicono i volontari di Sant�Egidio.

Poi lasciano spazio a chi raramente ha voce. Ho quasi 75 anni � scrive Maria � vivo da sola casa mia, la stessa in cui stavo con mio marito, quella che hanno lasciato i miei due figli quando sono sposati. Sono sempre stata fiera della mia

autonomia ma da un po� di tempo non � pi� come prima, soprattutto quando penso al mio futuro. Sono ancora autosufficiente, ma fino a quando? Tra me e me mi accorgo che i gesti diventano giorno per giorno meno disinvolti...�.

Amara la �lettera di Giulia�. �Vivo da due anni in un istituto � scrive la donna � perch� ho bisogno di aiuto per compiere anche la pi� banale delle attivit� quotidiane, come bere un bicchiere d�acqua. Qualche giorno fa ho letto sul giornale

che l�ultimo anno di vita � il pi� costoso per lo Stato. Quasi mi sono sentita in colpa...�.

Bruno Viani