Comunità di S.Egidio


 

16/03/2003


Quando si ha �Ges� per amico�
Un cammino di fede con i disabili mentali nel libro della Comunit� di Sant�Egidio

 

A Napoli, nei quartieri popolari di Rione Traiano e della 167 di Secondigliano, negli anni Settanta vivevano molti bambini con handicap mentali che finivano per abbandonare la scuola. In quegli stessi anni c�erano numerosi handicappati adulti, persone spesso sole, prive di amicizie e di relazioni. Da allora l�amicizia con chi � in difficolt� a causa di un handicap mentale � diventata una costante di tutte le Comunit� di Sant�Egidio in ogni parte del mondo.

Sono nate cos� le case di Pulcinella, luoghi dove si incontrano gli amici disabili della Comunit� di Sant�Egidio. Pulcinella, infatti, � l�espressione del �povero�, di chi � �maltrattato�. Pulcinella sembra ingenuo, inesperto, un po� �tonto�, in realt� � un uomo dalle mille risorse: con la simpatia riesce a cavarsela anche nelle situazioni pi� difficili. Pulcinella � il simbolo degli handicappati mentali, persone cariche di umanit�, ma in un mondo pieno di difficolt�. Attraverso l�amicizia e la solidariet� riescono a far sentire la loro voce e a superare gli ostacoli senza perdere l�allegria. L�infelicit� degli handicappati dipende spesso dall�essere esclusi ed isolati, dall�essere rifiutati dalla societ�.

L�esperienza della Comunit� di Sant�Egidio ha insegnato che vivere accanto agli handicappati mentali � un arricchimento in umanit� e pu� far maturare una comprensione della vita pi� larga e profonda. Gli handicappati mentali, infatti, possiedono una comprensione di quello che nella vita � essenziale. Questa �sapienza� non ha sempre modi diretti per esprimersi, ma pu� trovare nel rapporto con gli altri la maniera di manifestarsi. In questo cammino di amicizia con le persone con handicap mentale la Comunit� si � incontrata con la fede profonda di molti di loro. Alcuni avevano gi� ricevuto un�istruzione religiosa, per altri l�incontro con la Comunit� ha rappresentato la possibilit� di conoscere il Vangelo. Attraverso la Catechesi e la partecipazione alla liturgia e ai sacramenti gli handicappati hanno rivelato energie e capacit� di comprensione e di adesione al messaggio evangelico, di preghiera, di sensibilit� ai grandi problemi del mondo e di impegno per gli altri. La �comprensione� del messaggio evangelico e della sequela non riguarda, infatti, solo le facolt� razionali, ma si estende alla vita, al cuore, all�affettivit�. E� l�esperienza che gli handicappati mentali fanno nel cammino di fede.

L�incredibile esperienza di lavorare per mettere in comunicazione i disabili mentali con Ges�, � stata raccolta nel libro �Ges� per amico�, risultato di un lungo lavoro collettivo di quanti nella Comunit� di Sant�Egidio hanno dato vita al Movimento degli Amici, e che sar� presentato a Napoli il 21 marzo, presso il Seminario Maggiore, alle ore 17.

L� dove c�� poca possibilit� di comunicazione tradizionale e dove astrazione e organizzazione del pensiero, comunicazione lineare, sembrano difficili, � maturata un�esperienza di grande speranza e che oggi si traduce in un percorso alla portata di tutti. Dentro l�handicap mentale, senza ignorarlo ma senza essere rinunciatari, � maturato un vero e proprio itinerario di incontro con Ges�. Su questa strada sacramenti e feste liturgiche appaiono naturalmente come parte e trasfigurazione della vita. Gli handicappati mentali, sono, allora, a pieno titolo membri della comunit� cristiana, anzi destinatari privilegiati della comunicazione del Vangelo e della vita sacramentale.