Comunità di S.Egidio


 

18/03/2003


I disabili possono trovare un amico vero: Ges�

 

A lungo l�handicap mentale e� stato considerato una barriera difficile da superare nella comunicazione della Buona Notizia, nonostante Ges� avesse detto di essere venuto �per i malati, non per i sani�. Il Vangelo, insomma, � per tutti, ciascuno pu� avvicinarsi o essere avvicinato a questa scoperta. Don Lorenzo Milani, con approccio storico, elabor� il suo catechismo per i piccoli montanari di Barbiana. Ora � stato elaborato un altro itinerario particolare che � stato presentato la settimana scorsa in Palazzo Medici Riccardi. E� il libro �Gesu� per amico�, scritto dalla Comunit� di Sant�Egidio ed edito da Leonardo International, un percorso di catechesi per i disabili, accompagnato dall�uso di immagini, che � stato illustrato, dopo un saluto del Presidente della Provincia Michele Gesualdi (che ha dato il patrocino all�iniziativa), da Monsignor Timothy Verdon, direttore dell�Ufficio diocesano fiorentino per la catechesi attraverso l�arte, da Silvia Simoni, rappresentante della Comunit� di Sant�Egidio e da Maria Raffaella Bertoli, disabile del movimento �Gli amici�, suscitato dalla Comunit�. Il tutto in un anno speciale, il 2003, che � stato proclamato dal Consiglio d�Europa �anno europeo dei disabili�. ��Ges� per amico� � spiegano gli autori - non � un catechismo per i disabili, ma � il risultato di un cammino di fede comune. Insieme abbiamo scoperto che la sapienza del cuore � importante tanto quanto quella della ragione�. Osserva il vescovo Vincenzo Paglia nell�introduzione che �la comunicazione del Vangelo e la stessa iniziazione cristiana hanno scontato a lungo e quasi ovunque � se pure con straordinarie eccezioni � le stesse difficolt� che la societ� contemporanea nel suo complesso ha espresso di fronte all�handicap mentale. Non di rado sono state le famiglie ad affrontare, come sapevano, questo e il resto dei problemi e delle chances dei proprio congiunti in difficolt� perch� disabili, fisici-mentali�. Ma quindici anni di lavoro, amicizia, tentativi, risultati, conferme, della Comunit� di Sant�Egidio con i disabili, stanno a dire �che � possibile aiutare ciascuno, in maniera personalizzata, a trovare il suo rapporto con il centro del Vangelo e a farne il centro della propria vita�. Gli incontri sono rivolti a giovani e adulti con hanfdicap mentale e sensoriale diversi. Alcuni hanno la sindrome di Down, altri sono affetti da spasticit� o da idrocefalo o sono stati colpiti nei primi anni di vita da malattie infettive, come la meningite. Si tratta, in ogni caso, di persone con difficolt� nella comunicazione verbale (pi� o meno gravi) a cui si aggiungono alle volte problemi di carattere motorio. Membri a pieno titolo della comunit� cristiana, �essi non sono solo i destinatari delle catechesi: sono diventati testimoni e comunicatori del Vangelo con efficacia e profondit��.

Michele Brancale