Un vademecum firmato dall'Arcidiocesi di Genova e dalla Comunit� di Sant'Egidio, "Gli anziani dalla A alla Z": � stato presentato ieri pomeriggio dall'arcivescovo di Genova Tarcisio Bertone, dal responsabile della Comunit� Andrea Chiappori e dal giudice della Corte costituzionale Fernanda Contri.
Ma la voce pi� forte � la testimonianza di una donna con i capelli bianchi posta a introduzione del libro: �Quello che desidero per il mio futuro - scrive Maria, una nonna indicata solo con il nome di battesimo e senza nessun riferimento particolare, emblema di centinaia di "Maria" da un capo all'altro della citt� - � la libert� di poter scegliere se vivere gli ultimi anni della mia vita a casa o in istituto. Per questo, anche se non pi� giovane, voglio far sentire la mia voce e dire che in istituto non ci voglio andare e che non lo auguro a nessuno. Aiutate me e tutti gli anziani a restare a casa e a morire tra le proprie cose. Forse vivr� di pi�, sicuramente vivr� meglio �.
�Le parole di Maria, sottoscritte da migliaia di anziani in quella che � diventata una lettera aperta per non andare da anziani in istituto e rimanere a casa propria,sembrano la migliore introduzione a questa guida - scrivono i curatori dell'opera. "Come restare da anziani a casa propria" vuole rispondere alle esigenze di aiuto di tante Marie che nella nostra citt� cercano sostegno, servizi, compagnia per poter continuare a vivere nel loro ambiente, anche se l'et� avanza �.
Per l'arcivescovo Tarcisio Bertrone, il fenomeno degli anziani in citt� �pu� essere visto con preoccupazione perch� impegna risorse, ma non � questo il nostro approccio. Noi vogliamo valorizzare e cogliere le potenzialit� rappresentate dagli anziani che oggi, in alcuni quartieri, rappresentano il 60 per cento della popolazione. Un patrimonio di incalcolabile valore per esperienza e saggezza �.
L'arcivescovo ricorda i nonni sorridenti che appaiono in televisione, il "nonno d'Italia" Lino Banfi. �Per� � vero che l'et� porta anche problemi, abbandono, solitudine, spesso un senso di inutilit�, magari quando si � ancora giovani ma si � costretti a lasciare il lavoro. Gli anziani hanno bisogno di compagnia e i giovani hanno bisogno degli anziani. Quando ero cappellano di un istituto per la terza et� ho visto situazioni di abbandono, solitudine, bisogno di compagnia �.
Per Fernanda Contri, gi� ministro per gli Affari sociali del governo Ciampi, �abbiamo un Papa che ci ha insegnato che non bisogna avere paura di mostrarsi vecchi e malati. Io sono del 1935, faccio parte degli anziani anche se lavoro ancora. Nella guida si indicano le biblioteche ma anche i posti dove giocare a biliardo, perch� c'� bisogno anche di questo. Nella mia famiglia c'era nonna Toja, rimasta vedova nel 1915: � arrivata a 96 anni circondata da dieci nipoti�. Poi, una conclusione che non � solo uno slogan: �Nel confrontarci con gli anziani non dobbiamo fare beneficenza n� pensare a un'opera di assistenza. Si tratta semplicemente di far rispettare dei diritti �.
Bruno Viani
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