Comunità di S.Egidio


 

18/05/2003

Forte l�impegno per la pace e la giustizia sociale, e per un difficile ecumenismo
Un Pontefice geopolitico attento alla globalizzazione
L'intervista

 

CITT� DEL VATICANO La forte spiritualit�, la scelta del dialogo tra i popoli, le culture e le religioni, l�impegno per la pace, una Chiesa popolare e l�ecumenismo: sono queste le caratteristiche del pontificato di Giovanni Paolo II.. Ne � convinto il professore Andrea Riccardi, fondatore della comunit� di sant�Egidio e attento studioso della storia del Cristianesimo che ha avuto modo di incontrare molte volte papa Wojtyla. Lo storico che definisce figura �complessa� quella del papa slavo, � convinto che le scelte �politiche� del pontefice siano difficilmente leggibili attraverso gli schemi tradizionali di destra o sinistra e che nell�era della globalizzazione la grande sfida all�orizzonte di questo pontificato sia la Cina.

Il Pontefice ha a cuore un�identit� cristiana vissuta in profondit�, che dia pi� spazio ai diritti umani

Professor Riccardi, chi � Karol Wojtyla?

L�ho conosciuto nel 1978 quando veniva definito �il Papa polacco�, �il Papa dell�Est� e l�atleta di Dio�. Si mettevano in rilievo la sua convinzione granitica rispetto ai dubbi occidentali e la sua estraneit� all�Occidente. Sin da allora ho avuto la sensazione di un uomo dall�intelligenza molto fine e dalla realt� complessa, dalla grande chiarezza cristiana, ma anche dalla forte capacit� di dialogo, con una sincera disponibilit� ad apprendere dagli altri..�

Papa Wojtyla � uomo dalle forti convinzioni. Anche il mondo laico ha potuto constatare la sua determinazione a difesa della giustizia, della pace e del dialogo tra le culture e le religioni..�.

�Credo proprio che Giovanni Paolo II ribalti gli schemi interpretativi. Mostra come a partire da una profonda identit� cristiana vissuta si possa essere estremamente aperti, uomini di dialogo ed anche anticonformisti. E� convinto che tutti i modelli umani siano perfettibili. Non � un uomo di calcolo. Ha sempre parlato a nome della Chiesa e della libert� umana e non per altri interessi. Quando lo sentiamo parlare di pace, di rifiuto dello scontro tra le culture e le religioni non lo fa certo per calcolo. Ricordiamo l�incontro di Assisi nel 1986. � stato un gesto coraggioso. Si era ancora nella guerra fredda e Giovanni Paolo Il ha preso in mano la bandiera della pace e del dialogo interreligioso. Ha intuito il grande ruolo che le religioni avrebbero potuto esercitare per la pace e contro la guerra. Quella del dialogo tra le civilt� e di un mondo multipolare � stata la sua grande intuizione. Lui che ha combattuto con coerenza la divisione del mondo in due �imperi� e che ha sentito l�ingiustizia di Yalta, vede oggi la societ� internazionale articolata in quella che ha definito la �famiglia delle nazioni�. Gi� in questa definizione vi � l�esigenza di una fraternit� nel rapporto tra gli Stati in un mondo multipolare. La sua non � una posizione antiamericana, coglie la complessit� di quel paese, ma guarda anche all�America latina, all�Europa, alla Cina, alla Russia..�.

Un Papa politico quindi?

�Direi un Papa �geopolitico� che ha il senso della geografia dello spirito, della complessit� del mondo, della teologia delle nazioni. Trova la vocazione e il senso dell�identit� nazionale di ciascun paese, non solo della Polonia. � un uomo che con la sua azione ha preparato una globalizzazione attenta alle tante identit� nazionali. La sua proposta di dialogo, infatti, rappresenta una risposta agli aspetti perversi della globalizzazione che ci rende tutti pi� �fondamentalisti�, perch� pi� uguali e quindi pi� bisognosi di differenziarci�.

Il suo impegno perla pace e per la giustizia hanno fatto dl questo pontefice una figura di riferimento non solo per cattolici ma anche per i laici e per i credenti di altre religioni. E�un riconoscimento che potrebbe aiutare il travagliato cammino ecumenico con le altre Chiese cristiane. Ma l�ultima enciclica sull�eucaristia non rischia di mettere in crisi questo percorso?

�Spesso del Papa se ne prende uno spicchio. Si parla del Papa progressista, di quello conservatore, del raffinato uomo di cultura o dell�uomo della religiosit� popolare, del Papa occidentale e antioccidentale. La realt� � che tout ce tient in Wojtyla. � un Papa che ha il suo cuore in un�identit� cattolica consapevole e in un�identit� cristiana vissuta in profondit�. E non ci rinuncia. Tutto parte da qui. � convinto che pi� profonda � l�identit� cristiana e pi� grande � l�apertura agli altri. Crede in una religione di popolo. Non dimentichiamo che ha voluto canonizzare Padre Pio, che � il Papa �mariano�, dei santuari e del Rosario. Immagina una Chiesa che stia nella societ� come una realt� di popolo e come una forza sociale. E l�esperienza polacca. Ma questo non vuole dire chiusura o pensare ad una �Chiesa contro�, perch� � convinto che pi� la Chiesa sar� nella societ�, pi� ci sar� spazio per i diritti degli uomini�.

E sulla pace?

�Sulla pace l�azione del pontefice � coerente con tutti i papi del �900 e soprattutto con la sua esperienza, con il bisogno di testimoniare l�orrore della guerra che ha vissuto direttamente. Ma non si pu� definite Giovanni Paolo II un pacifista ad oltranza. Sa che la storia � fatta anche dalle guerre, ma sicuramente non accetta il concetto di �guerra preventiva� e crede nella negoziazione. Cos� si spiega la sua testimonianza sulla guerra in Iraq, ma anche la voce solitaria di condanna delle tante guerre dimenticate�.

E sull�ecumenismo in crisi?

�Siamo in una stagione di difficolt� ecumenica, ma questo Papa considera l�impegno ecumenico come prioritario e irreversibile. Ȓ un Papa che crede nell�incontro con gli uomini e con i popoli. Questo spiega anche i suoi viaggi, le sue visite. Per questo parlo di una sua geografia spirituale..�.

Quali sono le sfide aperte che ha di fronte?

�La sua sfida principale � nel messaggio spirituale. In un mondo in cui i vecchi vengono buttati via, quest�uomo, certo vecchio e malato, mostra la sua straordinaria e giovanile forza spirituale. Giovanni Paolo II lancia la sfida di una spiritualit� di comunione ad un mondo globalizzato. All�orizzonte la Cina � la sua grande meta�.

r.m.