Nato a Pristina, nel Kossovo, nel 1957, Orxhan viveva in Italia da moltissimi anni con la moglie e i suoi tre figli. Forse il nome, sul momento, dice poco, ma molti fiorentini lo hanno conosciuto perch� per molti anni, prima di iniziare a lavorare in una cooperativa della Madonnina del Grappa, viveva lavando i vetri ad un semaforo nei pressi della Fortezza da Basso. Il suo aspetto fisico, la sua cordialit� e la sua allegria colpivano e lo rendevano simpatico a tutti. Orxhan � stato uno dei primi amici zingari della Comunit� di Sant�Egidio che gioved� sera, alle 19.30, nella chiesa di San Tommaso, in via della Pergola 8, ricorder� tutti gli amici zingari scomparsi in questi anni con una preghiera e un ricordo. "L�amicizia con Orxhan - spiega Daniela, della Comunit� - � stata per noi l�icona dell�ospitalit�: ogni volta che, passando al campo dell�Olmatello, lo incontravamo ci invitava a casa sua e ci offriva sempre qualcosa". Per sette anni ha trascorso il giorno di Natale con la Comunit� al pranzo che Sant�Egidio allestisce ogni anno il 25 dicembre. Orxhan aspettava quest�appuntamento con una certa trepidazione: era "la Festa" e tutti gli anni, gi� dal mese di settembre, cominciava a chiedere "Quando c�� la festa?". Con il suo vestito pi� bello, ci teneva molto a farsi fotografare con tutti a Natale, soprattutto con il vescovo, e "anche ora le pareti della ua casa sono completamente ricoperte delle foto scattate nei vari pranzi di Natale trascorsi insieme". E Orxhan e la sua famiglia immancabilmente ricambiavano l�invito natalizio preparando un pranzo a casa loro. Negli ultimi anni ha avuto diversi problemi di salute a causa del diabete e del peso eccessivo, ma non � mai venuta meno la sua cordialit� e il suo grande senso dell�ospitalit�. Orxhan ci ha lasciato a marzo di quest�anno a causa di complicazioni seguite ad un intervento chirurgico.
Michele Brancale
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