Comunità di S.Egidio


 

01/07/2003


Le carceri battono cassa
Parlano volontari e cappellani

 

Gli stipendi si pagano anche dopo sei mesi

Sono in molti a sfogarsi con noi per i ritardi nel pagamento dello stipendio: tre mesi, qualcuno addirittura sei. Il lavoro in carcere ha una forte valenza rieducativa, ma cosa dici a chi si impegna e non ha quanto dovuto?�. Pochissimo, il lavoro in carcere. E anche tra i pochi che lavorano, ad esempio per la struttura - scopini, aiuto-cuochi � ultimamente c�� chi non viene nemmeno pagato. Stefania Tallei, responsabile del volontariato carcerario della Comunit� di Sant�Egidio, conferma che �ne servirebbe molto di pi�, � sempre molto ricercato, � la salvezza dalla noia e permette di mandare soldi alla famiglia e comprare cibo, generi di prima necessit�, sigarette�. Sembra incredibile, �ma l�amministrazione, anche se dovrebbe, non passa nemmeno la biancheria. Facciamo cineforum, incontri, catechesi, ma alla fine dobbiamo sempre portare i pacchi di vestiti per chi non ha famiglia�. Poco il lavoro dalle aziende esterne: �Nessuno investe pi� sulle produzioni in carcere � dice Livio Ferrari, presidente della Conferenza nazionale volontariato e giustizia � costa molto meno produrre all�Est o in Asia. Toccherebbe agli enti locali fare da collante, ma sono i grandi assenti e le possibilit� offerte dalle leggi restano frustrate�. �La legge Smuraglia non � stata rifinanziata. E i costi troppo alti per la messa in sicurezza dei laboratori � conferma don Carlo Spriano, cappellano a Rebibbia � hanno fatto chiudere falegnameria, carrozzeria e fabbro�.

La spesa sanitaria � diminuita del 35% negli ultimi tre anni

Dal 1999 al 2002 la spesa sanitaria in carcere � calata del 35% a livello nazionale, con punte del 43% in Emulai Romagna e del 42% in Piemonte, denuncia Sergio Segio, ex terrorista ora impegnato nel volontariato carcerario. �Cos� mancano i farmaci salvavita anti AIDS. E a Rebibbia � dice il cappellano don Sandro Spriano � su una popolazione di 1600 detenuti ad alto rischio infarto per alimentazione, fumo, vita sedentaria, non c�� una guardia medica continuativa. Senza contare i casi di autolesionismo�. Conferma anche monsignor Giorgio Caniato, ispettore generale dei cappellani delle carceri: � Il reperimento dei farmaci e il pagamento degli specialisti sono un problema diffuso ovunque. Non ci sono fondi e le direzioni sono costrette a tagliare�.

Stefania Tallei di Sant�Egidio, racconta che a Regina Coeli �In primavera 30 malati di AIDS per quasi due mesi non hanno avuto i farmaci antiretrovirali: c�� chi ha avuto arteriopatie, chi � peggiorato al punto di doversi spostare con le stampelle o non si alzava pi� dal letto�. Colpa di una convenzione scaduta con l�ospedale Spallanzani, ma anche, dice, del passaggio di competenze alle Regioni per la modifica del titolo V� della Costituzione. �Il Campidoglio � aggiunge � ha regalato a Rebibbia due defibrillatori. Benissimo, ma mi sembra assurdo che arrivino per la generosit� del Comune�.

Luca Liverani