Comunità di S.Egidio


 

10/07/2003


Sant�Egidio: �Lungodegenza infernale. Un anziano su due muore in un mese�

 

Anziani: quale risposta dare alla domanda se Roma sia meglio o peggio? Un quesito che � anche il titolo di un convegno della Comunit� di Sant�Egidio. Le risposte sono tante. N� potrebbe essere diversamente dal momento che il tema si porta dietro risvolti umani che si vanno dal disagio, all�emarginazione, alla solitudine, alla malattia, a rapporti familiari qualche volta conflittuali. �Siamo qui oggi per denunciare tutta una serie di disservizi e, se in futuro non dovessimo ottenere risposta dalle sedi competenti, ci batteremo per chiedere l'istituzione di un difensore civico per gli anziani�. Esordisce Mario Marazziti, portavoce della comunit� religiosa di Trastevere.

Un difensore civico per gli anziani: � questa la proposta lanciata ieri dalla Comunit� di Sant'Egidio, che ha denunciato che per la terza et�, con la stagione estiva, le difficolt� presenti anche negli altri periodi dell'anno, spesso assumono caratteristiche d'emergenza. �Il problema pi� grande � senza dubbio quello sanitario. Se osserviamo i dati sui decessi avvenuti nelle strutture di lungodegenza - conferma Marazziti - vediamo che una morte su due avviene entro il primo mese di ricovero, e che tre morti su quattro si verificano entro i primi quattro mesi. Non c�� che dire: un'ottica sanitaria che equipara queste strutture (originariamente pensate come luoghi di riabilitazione) a luoghi di ricovero per i malati terminali�. �Allora quale soluzione trovare perch� gli anziani possano vivere ed essere assistiti a casa propria?�, s�interroga il portavoce della Comunit�. �Sarebbe normale che nei casi di dimissioni dalle lungodegenze, debba entrare in funzione la rete di soccorso domestico. Invece, non � cos� scontato. O meglio i tempi di attesa sono lunghi. Un esempio? Per le prestazioni infermieristi, prima che gli anziani ne possano usufruire, occorrono almeno cinque giorni. Giorni e giorni, se si parla di persone in condizione di grave debolezza. Per non parlare delle cure fisioterapiche: il tempo medio � di 58 giorni�.

E ancora. Secondo i dati forniti dall�assessorato della Sanit� regionale delle singole Asl, si scopre che nel distretto Roma D per le cure infermieristiche bisogna attendere 11 giorni, e nel distretto Roma B ben 291 giorni per le cure fisioterapiche. �E� facile domandarsi come tutto ci� possa accadere, dato che questo tipo di assistenza � previsto per legge�, aggiunge Marazziti. �Indubbiamente � un problema di sanit� nazionale. Ma la realt� ci mette davanti al fatto che per l�assistenza sanitaria degli anziani si investe poco�.

Sempre con dati alla mano, la Comunit� trasteverina informa che nella regione Lazio, il settore che dovrebbere offrire l�assistenza sanitaria, soffre di un grave sottodimensionamento. Dei 398 terapisti della riabilitazione previsti dalla legge, ce ne sono 189; invece di 108 medici specialisti ne sono disponibili 49, le assitenti sociali sono 52 delle previste 67, come 67 dovrebbero essere le caposala che invece sono 43. La Comunit� nella capitale opera, in questo settore, con 600 volontari. Una grande risorsa umana che fa tutto quello che � possibile fare. Ma che, in questa occasione, �alza la voce� per chiedere aiuto alle istituzioni e concentrare pi� forze. All'incontro con Sant�Egidio � presente anche l'assessore capitolino ai Servizi Sociali, Raffaela Milano. �Il volontariato - dice - non deve essere la ruota di scorta ma una realt� strutturale e forte che partecipa al bene della comunit� di pari passo con le istituzioni. L�esigenza pi� forte che emerge � l'integrazione delle strutture di assistenza sociale e di assistenza sanitaria. Per far ci� occorre, evidentemente, una stretta collaborazione fra le varie istituzioni, a prescindere dal loro apparteneze politiche. Nella capitale, abbiamo una serie di esperienze positive in termini di assistenza sanitaria integrata e, abbiamo gi� convocato una conferenza sanitaria cittadina: un tavolo dove ci saranno i rappresentanti del Comune, i presidenti dei diciannove Municipi e, al quale, abbiamo invitato anche l'assessorato regionale alla Sanit�.

Dalla Comunit� di Sant�Egidio, intanto, in vista dell�estate, arriva anche un appello ai cittadini. �C�� bisogno di tutti e tutti possono avere pi� attenzione e sensibilit� verso questo ostacolo socaile. �Non � cos� poi tanto difficile occuparsi dei vicini di casa anziani, soprattutto se abitano soli. Come non � complicato domandarsi da quanto tempo non li incontriamo per le scale e soprattutto, � un grande gesto di solidariet� - conclude Marazziti - suonare un campanello per domanda

re se c�� bisogno di qualcosa�. La comunit� di Sant'Egidio ha inoltre stampato in 200 mila copie la guida �Come rimanere da anziani a casa propria�, che sar� distribuita nei Municipi, nelle parrocchie e nelle farmacie.

Elisabetta Masso