Un difensore civico per gli anziani. E� la proposta della Comunit� di Sant�Egidio che ha presentato ieri un dossier sulla terza et� a Roma. Considerazione iniziale: si sta meglio di prima ma ancora restano tante battaglie per migliorare la vivibilit�. Restano soprattutto tanti casi di diritti negati, tante storie raccolte nell�indagine-denuncia della Comunit� di Sant�Egidio. La vacanza impossibile. Per andare al mare con i nipoti, la novantenne G. sarebbe stata allontanata dalla Rsa dove � ricoverata perch� stando al regolamento della Regione gli ospiti non possono assentarsi per pi� di 48 ore. La beffa dell�assegno. A volte pu� succedere che la burocrazia si prenda anche gioco di chi vive solo. Come nel caso della signora Elena, che a 101 anni non ha l�assegno di accompagnamento nonostante la legge prevede l�assegnazione automatica a 95 anni. O la signora Laura che ha 89 anni ha perso quasi completamente la vista e neanche a lei � riconosciuto alcun contributo. La denuncia. �Difendere gli anziani, tutelare i loro diritti anche nell�assistenza sanitaria � la premessa per definire Roma una citt� civile e una vera capitale internazionale - ricorda Mario Marazziti della Comunit� di Sant�Egidio - anche quest�anno collaboreremo fianco a fianco del Comune per proteggere il mezzo milione di anziani per cui l�estate pu� diventare un momento drammatico. Lo scorso anno d�estate sono morte nove persone�. L�obiettivo � fare in modo che i meno giovani possano essere assistiti senza muoversi da casa loro. Il vademecum. La Comunit� di Sant�Egidio ha presentato per questo la guida �Come rimanere da anziani a casa propria�, un vademecum stampato in 200 mila copie che verr� distribuita nei Municipi, nelle parrocchie e nelle farmacie. Gli aiuti. Accanto ai portavoce della Comunit� c�era anche Raffaela Milano, assessore capitolino alle politiche sociali. Tra i servizi quest�anno ci sar� il �pony della solidariet��. Il servizio � stato realizzato grazie al contributo di 14 associazione di volontari, a favore degli anziani che si segnalano alla sala operativa sociale. Per i casi di particolare gravit� esiste un fondo che consente di accedere all�assistenza domiciliare continuata entro 48 ore. Prosegue pure il servizio di vigilanza tramite tele-assistenza. Una telefonata al giorno per sentire una voce amica, scambiare due parole e sentirsi magari meno soli. �Occorre un cambio di mentalit�, uscire fuori dalle strutture per portare l�assistenza tra le mura domestiche�, ha detto l�assessore Milano. Le attese. Le liste per il trasporto pubblico a richiesta sono bloccate e questo servizio viene offerto solo a 113 tra anziani e disabili. Male anche i servizi per l�assistenza domiciliare: 5 giorni per la visita di un infermiere e quasi due mesi per un fisioterapista. �Ma questi - conclude Marazziti - sono i tempi medi. Se invece andiamo a vedere i tempi massimi per le singole Asl, troviamo che nel distretto Roma D occorre attendere 11 giorni per le cure infermieristiche, e nel �Roma B� ben 291 giorni per le cure fisioterapiche�.
L�IDEA
Se l�assistenza a domicilio offerta dalle Asl � carente per mancanza di mezzi e personale, ci vuole poco a aiutare gli anziani che d�estate restano in citt� prigionieri del caldo e soprattutto vittime della solitudine. La Comunit� di San Egidio lancia un�idea. Quella di creare intorno a queste persone un �grande vicinato� che sia in grado anche di trasformare con nuovi legami sociali l�immagine della terza et�. Come fare? Semplice, se sappiamo che nella porta accanto alla nostra o al piano di sotto abita una persona sola � sufficiente citofonarle di tanto in tanto per accertarsi che sta bene o che non le manchi nulla. �In una citt� come Roma comportamenti del genere sono la premessa del nostro lavoro - assicura Mario Marazziti- spesso anche per chi lavora nel volontariato scoprire situazioni di disagio non � un�impresa facile�.
Federica Rogai
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