Comunità di S.Egidio


 

10/07/2003

Anziani: I servizi sanitari a domicilio sono pi� utili e meno costosi
Se l'ospedale non � indispensabile

 

Un bilancio sulla situazione degli anziani romani � stato presentato ieri dalla Comunit� di Sant'Egidio alla presenza dell'Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Roma Raffaela Milano: �La pubblicazione della guida "Come rimanere a casa propria da anziani, realizzata dalla Comunit� di Sant'Egidio e distribuita in tutte le farmacie, costituisce un progresso verso la domiciliarit� dei servizi� ha detto l'Assessore, fornendo le informazioni necessarie cui si pu� accedere direttamente da casa.

Il centralino del Comune di Roma, lo 060606 sta rispondendo alle chiamate di tanti anziani che segnalano il loro disagio. In questi due anni sono stati attivati alcuni servizi: il Telesoccorso segue 2000 anziani, i centri diurni per malati di Alzheimer, il Pony della solidariet� per la consegna a domicilio della spesa. II pro getto � quello di mantenere una sala operativa sociale permanente�.

�Roma � oggi meglio di ieri, ma potrebbe essere migliore�, ha detto Mario Marazziti della Comunit� di Sant'Egidio: �Oggi ci confrontiamo con dati allarmanti: l'istituzione, pur buona, delle dimissioni protette non � risolutiva per i tanti anziani che vengono dimessi dagli ospedali ancor prima di completare la terapia.

Per avere un infermiere a casa nella Capitale l'attesa � mediamente di 5 giorni, che, in caso di malattia sono spesso deleteri. Per avere la fisioterapia i giorni di attesa diventano mediamente 58, quando spesso � oramai superfluo. Nella ASL D per la fisioterapia si attende 291 giorni�. Il portavoce della Comunit� ha spiegato come questi tempi di attesa portino tanti a rivolgersi alle strutture sanitarie, nella speranza di trovare un servizio adeguato, ma come la realt� sia nuovamente stridente con l'immagine di una societ� attenta ai cittadini. �Un anziano su tre muore in lungodegenza entro un mese dal ricovero, tre su quattro muoiono nei primi quattro mesi. Dunque il reparto di lungodegenza � un luogo terminale dove per� le statistiche dei costi e dei decessi non vanno ad incidere sulle Aziende Ospedaliere.

Questo nell'ambito di un andamento complessivo di ridimensionamento delle spese pubbliche.

Inoltre le indennit� di accompagnamento per gli invalidi civili sono praticamente sospese, quando dovrebbero essere data automaticamente alle 6750 persone che a Roma hanno superato i 95 anni: Elena di Torrenova ha 101 anni, riconosciuta invalida al 100%, non percepisce l'accompagno�.

Di fronte a questi dati l'Assessore ha dichiarato come emerga l'urgenza di un tavolo di lavoro comune tra sanit� e sociale, istituzioni e Associazioni, al fine di orientare l'investimento dei fondi alla tutela delle persone.

Jolanda Ricceri