Dio non ha paura . Un libro dal titolo impegnativo, dai contenuti importanti. Come dare senso alla comunit� cattolica disorientata in un mondo globale sempre pi� incomprensibile, minaccioso, sfuggente. I cattolici non hanno pi� un nemico chiaro, quella luciferina modernit� contro cui la cattolicit� ha combattuto, su cui si � divisa. Una minaccia che l'ha costretta alla minorit� ma che le conferiva una identit�. Le dava un compito storico. Non la rendeva inessenziale.
Ora � tutto sfuggente, inconsistente. E cos� per i cattolici non � facile capire cosa fare, nonostante si radunino in folle oceaniche intorno al papa. Andrea Riccardi, fondatore della Comunit� di S. Egidio nonch� brillante storico, si interroga su come ricostruire una appartenenza cattolica nella post-modernit� e ritrovare una universalit� perduta. Il dialogo con gli ebrei e i musulmani - centrale in questo disegno - non � inteso come cedimento sincretico ma come esaltazione delle proprie radici cristiane, l'aiuto ai poveri vuole evitare �la carit� professionalizzata�. In queste meditazioni, l'eredit� dei nuovi martiri cristiani del Novecento � centrale, non da esibire per� come vessillo �integralista�, ma come fondativa testimonianza della propria storia di fede. Comunque il sentimento che ispira temi cos� impegnativi � ci� che rende davvero interessante questo libro. Un sentimento all'apparenza piccolo e minimalista. Penso alle prime pagine, molto belle, sullo sfinimento interiore comune a tanti oggi ma che � coraggioso riconoscere tra i cattolici. Quella stanchezza che nasce dal disorientamento, dall'incertezza, dal non sapere perch� fare prima ancora del che cosa fare. Un'inquietudine che pu� placarsi in un ritorno alla interiorit� prima ancora che in pastorali e progetti cattolici forti solo all'apparenza. Una spiritualit� che riparta dal centro dalla fede e cio� dall'amore perch� �nell'amore non c'� timore�. Questo tema del riposo, del trovare pace � una intuizione fondamentale per la spiritualit� dei nostri tempi: �venite a me voi tutti che siete affaticati e stanchi ed io vi dar� completo riposo� disse il Signore. Perch� l'indispensabile premessa a grandi progetti cattolici � pi� che mai la consapevolezza, come scrive l'autore, che �Siamo tutti poveracci, tutti deboli, tutti fragili: tutti siamo chiamati alla comunione e al mutuo sostegno�.
Emma Fattorini
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