L'estate � la stagione pi� brutta per gli anziani che rimangono in citt� spesso, purtroppo, soli con le famiglie lontane, i palazzi vuoti, le strade semideserte. � un momento in cui la solitudine si fa sentire in maggior misura anche per quegli anziani ricoverati nelle case di riposo o negli ospedali, senza ricevere visite, senza qualcuno con cui parlare. Proprio per loro la Comunit� di Sant'Egidio lancia un appello: "Non lasciate soli gli
anziani: andate a visitarli, fate loro una telefonata, portarteli a fare una passeggiata la sera e li farete felici". Solidariet� tra vicini, amici, ma anche sconosciuti, dunque, che diventa essenziale in una citt� come Firenze dove la popolazione anziana � in continua crescita: secondo i dati del 1999,
sono 92 mila i cittadini over-65 anni, praticamente uno su quattro; la cittadinanza anziana � composta per il 61,2% da donne la cui vita media � di 82 anni, contro i 74 degli uomini; il 3,5% degli anziani � non autosufficiente, il 6% � affetto da disabilit� con circa 10 mila anziani con problemi di salute. Per loro la Comunit� di Sant'Egidio ha ideato una lunga serie di attivit� che pratica da 30 anni in 38 paesi del mondo per un totale di 72 citt�. Il progetto "Viva gli anziani", oltre a iniziative realizzate dalla stessa comunit�, vuole anche coinvolgere la cittadinanza nel prendersi cura degli altri. "D'estate aumentano i ricoveri 'impropri' di anziani in reparti di ospedale, case di riposo, residenze assistite - spiegano i rappresentanti della Comunit�. - Qui il rischio della solitudine e della spersonalizzazione � maggiore con la conseguente accelerazione dei processi degenerativi fisici e psichici. La solitudine aumenta anche in chi resta da solo in casa. Per questo chiediamo a tutti di intervenire: basta suonare il campanello del proprio vicino, prendere un caff� insieme e si sentir� un po' meno solo".
Manuela Plastina
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