Con il caldo che non accenna a diminuire e le citt� che si svuotano emerge sempre di pi� il problema degli anziani, costretti pi� che mai a fare i conti con la solitudine. In certe circostanze pu� essere addirittura una tragedia, come confermano i recenti fatti di cronaca. Eppure basterebbe poco per dare un po'; di sollievo a quelle lunghe giornate costrette tra le mura di una casa o di un istituto. Per esempio una scampanellata. Al vicino di casa, al conoscente incontrato ogni mattina al supermercato, al padre di un amico.
Questa l'idea lanciata dalla comunit� di Sant'Egidio ai cittadini di Firenze. �Suonare al vicino di casa anziano, accertarsi delle sue condizioni, scambiarci qualche parola - dice il portavoce della comunit� di Sant'Egidio Michele Brancale - � un modo semplice ma efficace per far sentire che non sono soli�.
Perch� al di l� delle strutture necessarie per rispondere ai bisogni della popolazione in continua crescita della terza et� il dramma vero � sempre quello: la solitudine, la sensazione, una volta usciti dalla rete dei consumi, di essere abbandonati a se stessi in un calvario di dolori e acciacchi che non interessano nessuno. �Per fortuna a Firenze la situzione � migliore che in altre citt� d'Italia - continua Brancale - l'amministrazione comunale ha fatto molto per migliorare la rete di servizi per gli anziani, compresa l'attivazione di un'apposita linea telefonica, ma non basta�. Non fosse altro per il fatto che gli anziani rappresentano un quarto di tutta la cittadinanza, oltre 92mila per l'esattezza secondo i dati foniti dalla Comunit� di Sant'Egidio, di cui 33mila sono nuclei unifamiliari e 10mila non sono autosufficienti. E se si tiene conto del fatto che l'importo medio delle pensioni nella provincia di Firenze � di 1.105.350 di vecchie lire con ben 11.510 persone che vivono solo con i 250 euro dell'assegno sociale, � facile dedurre che rappresentino la fascia di popolazione pi� povera della citt�. Ovvio che in questi casi l'insorgenza di una qualunque invalidit� diventa un problema drammatico.
�Il problema esiste - spiega Brancale - e per risolverlo � necessaria una cultura dell'attenzione nei confronti dei pi� deboli. Ci spaventa molto l'inaridimento del tessuto sociale a cui assistiamo, ma non deve lasciarci inermi�. E perch� sia cos� i volontari della comunit� di Sant'Egidio, 15 persone, si attivano in visite, scampanellate e squilli di telefono a 500 anziani residenti in citt�, tra Ponte di mezzo, Firenze Nova e gli istituti di Montedomini. �Cerchiamo anche di incoraggiare gli anziani che sono in grado a fare visita ad altri coetanei - conclude Brancale - anche all'interno degli istituti dove spesso gli anziani vengono parcheggiati senza avere possibilit� di contatti con l'esterno�. Anche per questo la comunit� di Sant'Egidio si � espressa pi� volte a favore dell'assistenza domiciliare, ingaggiando vere battaglie a difesa degli immigrati che tradizionalmente costituiscono il personale pi� richiesto nel settore.
Sonia Renzini
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