Comunità di S.Egidio


 

03/08/2003


Indultino, in carcere la conta dei beneficiari
Il provvedimento crea speranze ma i volontari restano prudenti sulla sua portata numerica e sull'applicazione. Da verificare la posizione dei tossicodipendenti

 

La notizia dell'approvazione in extremis dell'indultino � arrivata come un refolo fresco nelle celle afose e affollate. Pochi dicevano di crederci, molti sotto sotto ci speravano. Ora c'� molta attesa per capire chi ci rientrer� e chi no. E il timore - confidano i detenuti ai volontari - � che i potenziali beneficiari saranno molti, molti di meno dei 5 mila ipotizzati: tutto dovr� passare al vaglio dei Tribunali di sorveglianza, gi� sovraccarichi del lavoro di routine. Un refolo fresco che, comunque, non cambier� quasi nulla nella vita degli altri 51 mila detenuti.

Racconta Stefania Tallei della Comunit� di Sant'Egidio: �L'attesa era grandissima, � stato un segno di attenzione apprezzato. Ora bisogna capire come funzioner�. Molti temono di essere esclusi per un soffio. I "tossici", ad esempio, secondo il Dap il 27,7% dei detenuti. �Chi si buca e finisce dentro - spiega - quasi sempre campava di piccolo spaccio. C'� timore anche tra le straniere - dice Tallei - che hanno figli fuori: l'espulsione all'uscita sarebbe un dramma�. La domanda ora �� che la politica non si dimentichi dei problemi del carcere che restano tutti. Un ragazzo mi dice: "Ho sbagliato e devo pagare, ma quante pene aggiuntive devo scontare?�.

Conferma Piergiorgio Licheri, presidente del Seac, il Coordinamento enti e associazioni volontariato penitenziario che raccoglie il volontariato cattolico. �Come per il lavoro in carcere o la Simeone, anche stavolta i detenuti temono che poi a beneficiarne sar� una minoranza. Altro che "estate piena di delinquenti a spasso" come diceva qualcuno in Parlamento. Il filtro dei Tribunali di sorveglianza � severo�. Il presidente del Seac riflette sulla �sospensione condizionata� ai cinque anni di condotta irreprensibile: �Una recidivit� fisiologia ci sar�. Perch� chi va in galera sono i poveracci, e chi uscir� con l'indultino sono i poveracci. Quale sar� l'accoglienza della societ�? Chi ha soldi rinvia il processo fino alla prescrizione o si avvale delle pene alternative. Qui a Lucca tre stranieri si sono presi un anno e tre mesi per direttissima perch� avevano tentato di rubare vestiti vecchi da un cassonetto del riciclaggio�. Licheri era a Montecitorio per seguire le ultime battute dell'iter: �Il presidente Casini, va detto, si � speso personalmente, anche prendendosi insulti personali dai leghisti. Cos� come Erminia Mazzoni dell'Udc, tessitrice di compromessi tra maggioranza e opposizione�.

Anche Livio Ferrari conferma che nei penitenziari la notizia �� stata accolta bene�, ma che la trafila dei tribunali di sorveglianza ridurr� di molto la portata del provvedimento. Il presidente della Conferenza nazionale volontariato giustizia stima che alla fine i beneficiari �saranno qualche centinaio�. Poi dice no a chi prova a contrabbandare la risposta all'appello del Papa come una misura "sfolla-carceri": �I problemi delle carceri restano, nonostante l'impegno di Casini, vero volano per la maggioranza�.

Luca Liverani