Comunità di S.Egidio


 

15/08/2003


Anziani, l�amicizia salva la vita

 

Un piccolo vademecum per un�estate sicura. Fitto di numeri di telefono, indirizzi, orari, preziose e sintetiche informazioni di servizio. Una piccola guida realizzata su misura per gli anziani non autosufficienti, per i �grandi vecchi� ultracentenari (a Napoli sono 644, molti di loro disabili, moltissimi soli) e per tutti gli over 65 (che sono 167.621) e gli over 85 (circa ventimila in citt�) costretti a fronteggiare, oltre ai malesseri e ai disagi quotidiani, anche l�emergenza afa. � solo una delle iniziative che la Comunit� di Sant�Egidio ha ideato per alleviare le difficolt� di una fascia di popolazione particolarmente a rischio, e non solo nella stagione estiva, perch� spesso in bilico sulla soglia tra salute e malattia, solitudine, povert� e persino mancanza di casa. �Oggi si riscontra un preoccupante e consistente aumento di persone spinte sulla strada dalla rarefazione delle reti - formali e informali - di protezione sociale�, spiega Giuseppe Brancaccio, che per la Comunit� si occupa tra l�altro dei senza fissa dimora. Come Anna, 70 anni mal portati, che si ostina a rimanere nel centro storico dov�� nata e ha lavorato a lungo, finendo in vecchiaia a dormire dove capita, per strada, con il suo malandato passeggino-valigia carico di stracci e cianfrusaglie. �Il problema degli anziani e quello dei barboni finiscono con l�essere collegati, considerando il costo attuale dei farmaci, del cibo, degli affitti. Eppure, basterebbe davvero molto poco per aiutare queste persone, senza delegare sempre alle istituzioni la responsabilit� dei loro bisogni, che sono innanzitutto di attenzione, ascolto, rispetto�, aggiunge Antonio Mattone, uno dei responsabili del settore anziani della Comunit� di Sant�Egidio. E a volte, continua Antonio, l�amicizia pu� salvare la vita. Come � capitato a Teresa, 83 anni, vedova da venti, che viveva sola in un �basso� del centro storico di Napoli dopo essersi presa cura con dedizione, fino alla sua morte, della sorella colpita da un ictus invalidante. Vittima a sua volta di un ictus in casa, Teresa � rimasta a terra due giorni. Una vicina ha notato la porta del suo basso insolitamente chiusa, ha chiamato Antonio che era un visitatore abituale di Teresa, e con l�aiuto dei vigili del fuoco la storia ha avuto il suo lieto fine. L�assistenza domiciliare sociale - continuano i volontari di Sant�Egidio - � insufficiente, destinata com�� ad una esigua minoranza di casi e con pochi fondi a disposizione: a Napoli, ne usufruisce circa lo 0,30 per cento degli anziani (circa 500 persone), mediamente per tre ore a settimana. E il ricovero in istituto, oltre ad essere una soluzione costosa, accelera i processi degenerativi dell�anziano. Ecco perch�, da tre anni, la Comunit� ha aperto in largo Regina Coeli 8, nel cuore di Napoli, una casa-alloggio per anziani coordinata dalla responsabile Bianca Frattini. Sei posti letto, un bel giardino e una vita vivace scandita da una trentina di volontari, attualmente ospita tre grandi vecchi: come Giuseppina (nella foto), che ha cent�anni ma non li dimostra. Anche grazie alla casa-famiglia che l�ospita.

Donatella Trotta