Comunità di S.Egidio


 

Corriere Mercantile

20/08/2003


"Un problema da non dimenticare"
L�appello perch� anche in futuro non cali la soglia di attenzione

 

�Ci auguriamo che questa emergenza possa servire a cambiare l�atteggiamento nei confronti degli anziani e a far s� che d�ora in poi tutti i problemi che li riguardano siano affrontati con la stessa sollecitudine di questi giorni�. A parlare � Doriano Saracino, della Comunit� di Sant�Egidio

che, con circa 300 volontari, segue a Genova circa 2000 anziani, ricoverati in case di riposo o a casa. In questo torrido agosto sono rimasti in 130-150 ad occuparsi di vecchietti e vecchiette soli.

�L�emergenza anziani inizia prima che si manifesti, appunto, come emergenza - sottolinea Saracino - Il problema � quello di diffondere una cultura dell�anziano, cosa che spesso, invece, manca. Proprio questa mancanza di cultura determina a volte atteggiamenti di scarsa attenzione

o considerazione per le esigenze o per i problemi delle persone meno giovani, atteggiamenti che si traducono spesso in battute come �Beh, ma che cosa pretende, � vecchio!�.

Saracino spiega che, proprio per questo, l'attivit� dei volontari della Comunit� di Sant'Egidio puntia innanzitutto a stabilire un rapporto umano con le persone assistite e, via via che il rapporto si approfondisce, si passa ad interventi pi� specifici e mirati, che vanno dalla compagnia ad un aiuto vero e proprio, in casa o nella cura della persona. �Ci sono anche molti anziani validi che vanno a loro volta a fare compagnia o ad aiutare altri anziani che stanno meno bene - spiega - e questo � molto importante perch� d� a queste persone uno stimolo in pi��.

La strada da seguire, comunque, secondo il rappresentante della comunit� di

Sant�Egidio, � senza dubbio quella dell'assistenza domiciliare. �Noi riteniamo che si debba estendere e potenziare il pi� possibile questo tipo di servizio - spiega - l�assistenza domiciliare � l�unica strada, l�unica cosa che davvero conta�.

Ma neanche questa � sufficiente se, alla base, non c�� una mentalit� diffusa. �La rete di solidariet� a Genova esiste - osserva - ma in una citt� come

questa, che ha il venticinque per cento di popolazione al di sopra dei 65 anni, � evidente che nessun servizio sociale pu� seguire un quarto della popolazione. Per questo diventa indispensabile diffondere di pi� una cultura dell�anziano�.