Molte delle speranze suscitate dalla caduta del muro di Berlino nel 1989 sembrano essersi infrante insieme alle Torri Gemelle di New York devastate dall'attentato di due anni fa, ma proprio dall'Europa pu� partire un modo nuovo di concepire i rapporti internazionali in grado di scongiurare altri crolli.
Nel suo messaggio ai leader religiosi riuniti ad Aachen, in Germania, dalla Comunit� di Sant'Egidio per il convegno internazionale �Tra guerra e pace religioni e culture s'incontrano�, Giovanni Paolo II ha rilevato come �troppo poco in questi anni si � investito per difendere la pace e per sostenere il sogno di un mondo libero dalle guerre. Si � invece preferita la via dello sviluppo degli interessi particolari, profondendo ingenti ricchezze in altro modo, soprattutto per spese militari�.
Un'Europa corre quella che in questi giorni si sta prefigurando ad Aachen abbraccia ben altre prospettive se costruita su fondamenti forti: �Le radici cristiane insiste Giovanni Paolo Il non sono una memoria di esclusivismo religioso, ma un fondamento di libert�, perch� rendono l'Europa un crogiuolo di culture e di esperienze differenti�. E da queste radici antiche, infatti, che �i popoli europei hanno tratto la spinta che li ha condotti a toccare i confini della terra e a raggiungere le profondit� dell'uomo, della sua intangibile dignit�, della fondamentale uguaglianza di tutti, dell'universale diritto alla giustizia e alla pace�.
Con un lungo applauso un'assemblea composita, formata da leader religiosi e da circa cinquemila persone radunate per la cerimonia inaugurale nella Grande sala del Centro Congressi della citt� tedesca, ha accolto il messaggio del Papa, affidato per l'occasione al Card. Roger Etchegaray. La grande partecipazione di persone dalla Germania e da altri paesi europei all'annuale meeting interreligioso della Comunit� di Sant'Egidio, d� a queste giornate di incontri, di riflessione e di preghiera una connotazione fortemente europea.
Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunit� di Sant'Egidio, ha rilevato che oggi, in una fase inoltrata di costruzione europea, occorre chiedersi quale Europa si voglia costruire, riscoprendo la necessit� di sentimenti forti, radici significative, passioni condivise per fare degli europei cittadini convinti. Recentemente, a maggio, anche un convegno della Chiesa ortodossa di Grecia si chiedeva se i grandi valori europei possano essere evocati a prescindere dalle loro radici spirituali.
�E` un tema che ci preoccupa in questi giorni - spiega Riccardi di fronte a un testo della convenr.ione europea che ha forse troppo dimenticato le radici spirituali e cristiane e che non ha fatto alcun cenno al dranuna europeo della Shoa�, che rappresenta il punto pi� basso della Seconda Guerra mondiale e un momento di svolta. La coscienza europea nasce �quando francesi e tedeschi si guardano negli occhi e decidono di non combattersi pi��. In questi giorni molto si discuter� ad Aachen sul terna dell'Europa.
All'inaugurazione dei lavori Kyrill, Metropolita russo ortodosso di Smolensk e Kaliningrad, ha criticato la pretesa di imporre il modello liberista come modello di organizzazione statale e sociale a livello planetario: �Condannare o punire con la forza ogni deviazione da questo modello � un fatto molto doloroso per una gran massa di persone che vivono al di fuori dell'Europa Occidentale e del Nord America�.
A maggior ragione c'e' la necessit�, a partire dall'Europa, �di un dialogo serio e privo di pregiudizi tra l'umanesimo liberale e le tradizioni religiose�, come anche di un dialogo interreligioso autentico, specialmente tra cristiani e musulmani: �Molta gente � delusa - lamenta Kyrill anche dall'applicazione pratica delle norme liberali in politica ed in economia. I ricchi si arricchiscono sempre pi� mentre i poveri diventano sempre pi� poveri�.
II benessere dell'Europa deve essere costruito sulla consapevolezza del fatto che i diritti umani, la pace e l'armonia �possono essere realizzati autenticarnente solo grazie al senso del dovere e della responsabilit�, solo all'interno di un sistema concreto di valori morali�. I cristiani, in questo quadro, sono chiamati come ha ricordato il Papa nel suo messaggio - a superare lo scandalo della divisione.
Domenica nella liturgia ecumenica per la pace presieduta dal Cardinale Walter Kasper, nella cattedrale fatta costruire nel 786 da Carlo Magno, il Vescovo di Aachen Heinrich MussingholI, alla presenza di rappresentanti delle diverse religioni, di Vescovi ortodossi, pastori protestanti e patriarchi di antiche Chiese orientali, ha affermato: �Dio non � cattolico, n� ortodosso n� evangelico: non � nemmeno cristiano, ebreo, musulmano o buddista. Dio non � il Dio dell'una o dell'altra religione, Dio � Dio e Padre di tutti gli uomini. Dio vuole la salvezza di ogni uomo... Dio � Dio per tutti. E` il nostro Padre buono. Noi siamo sue creature, figli di questa terra�.
Quindi, indicando un antico candeliere che raffigura la vita di Ges� e le beatitudini, ha detto a tutti i presenti che per essere ambasciatori di pace �dobbiamo orientare la nostra vita su questo modello, avere fame e sete di giustizia, essere misericordiosi e miti, scegliere per i poveri, gli anziani e i deboli�.
Alle parole del Vescovo di Aachen, sono seguite quelle di Augoustinos, Metropolita del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli: �Noi cristiani ha detto - abbiamo ancora poco compreso la lingua universale dell'amicizia e della pace, ma dobbiamo aprirci gli uni gli altri e aprirci al mondo, per sconfiggere il sordomutismo�. E` un invito a non dissipare la speranza che nasce dal Vangelo e anche il Presidente della Chiesa Evangelica di Renania Schneider ha sottolineato come �non possiamo affidare la nostra speranza solo ai processi politici. La situazione internazionale chiama ciascuno a cambiare il proprio cuore, per mettere fine a odio e violenza�.
Marco Impagliazzo
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