Comunità di S.Egidio


 

disabili.com

22/09/2003


"Abbasso il grigio!": torna la mostra degli Amici di Sant'Egidio
Espressione artistica e "gioia di vivere" in esposizione a Straburgo, dal 22 al 24 settembre

 

Trent'anni di amicizia della Comunit� di Sant'Egidio, con un numero sempre crescente di disabili mentali, hanno sfatato molti luoghi comuni sull'handicap, non pi� visto come una condizione di per s� triste o come una inesorabile condanna.
Testimoni di questa nuova coscienza dell'handicap sono Gli Amici, un movimento di oltre mille disabili con i loro familiari, diffuso in varie citt� d'Italia e d'Europa.
Ed autori dei quadri della Mostra sono proprio loro, gli Amici.

Abbasso il grigio! non � una Mostra come le altre.
La differenza non � data dall'assoluta novit� dei materiali, delle tecniche o delle scelte estetiche, ma dalla forza vitale del suo messaggio - per nulla scontato - e dal tono corale e gioioso che si percepisce sin dalle prime opere.
Non si assiste, infatti, ad una malinconica sequenza di quadri sul disagio dell'handicap (che pure affiora delicatamente) o di incerte repliche da celebri dipinti, ma ci si trova coinvolti in una serie di interrogativi e di proposte che gli autori formulano in modo originale e carico di significato su varie tematiche del mondo d'oggi, quali i diritti umani, la fede, la pace, l'impegno solidale per l'Africa.
Gli "artisti dell'amicizia" - cos� amano definirsi - hanno fatto della loro "diversa abilit�" una opportunit�, anzich� un limite o una condanna.
Per tutti loro "la diversit� � l'allegria del mondo".
Ed � questo il motivo qualificante di questa Mostra insolita, che ha contribuito a liberare - in persone gravate da problemi fisici e mentali - energie nascoste e insospettabili, capaci di raggiungere una straordinaria ricchezza espressiva, altrimenti negata.
Dipingere per questi artisti, giovani e meno giovani, non � un atto volontaristico o un rito consolatorio, ma l'opportunit� di comunicare un universo interiore che, solitamente, resta sotterraneo o velato, e di suggerire una visione della vita e del mondo pi� umana, quindi, pi� gioiosa e solidale.

Lo esprime, del resto, con chiarezza il Manifesto de "Gli amici" (cui alcune opere sono ispirate), che ha l'ambizione di proporre non un programma artistico, ma "un'arte di vivere".
Lo fa attraverso la forza dell'amicizia, con il realismo di chi considera la propria fragilit� e limitatezza non un destino ineluttabile, ma un motivo per superarsi e contribuire creativamente a superare le barriere del pregiudizio, dell'incomunicabilit�, dell'anonimato.
E' da considerarsi ingenuo tutto questo? Forse.
Eppure proprio l'amicizia � "l'arma segreta che fa superare le difficolt� pi� grandi", perch� l'amicizia "pu� vincere sempre, anche quando sembra impossibile".
Quest'arma segreta � all'origine del paziente e meditato lavoro che, negli anni, ha dato vita alle "Scuole di pittura" e ha saputo trasformare le difficolt� di ciascun partecipante in capacit� creative e comunicative.
Infatti, la valorizzazione delle abilit� individuali ha fatto nascere i numerosi e differenziati percorsi artistici, ha offerto la possibilit� di trovare linguaggi alternativi a chi non riesce a comunicare verbalmente, ha restituito a ognuno la dignit� di essere protagonista in un mondo che cambia e che pu� essere cambiato.
In molti dipinti si coglie quella "grande voglia di fare festa e di cambiare il mondo" che anima l'impegno solidale e l'attivit� artistica de "Gli amici".

Questi artisti hanno voluto rovesciare quella concezione cupa e triste della vita che di frequente viene attribuita ai disabili, e non solo a loro.
Lo esprime Grazia, a chiare lettere: "io voglio fare un quadro con tanti colori per far capire alla gente che non � vero che noi disabili siamo tristi".
Non tutti lo comprendono, ma anche chi � diversamente abile conosce la gioia di vivere.
Significativi in questo senso sono quei quadri che denunciano i pregiudizi e gli atteggiamenti paternalistici che spesso si hanno verso i portatori di handicap.

Diverse, come gi� anticipato, sono le questioni affrontate e varie le modalit� d'approccio.
Insieme a considerazioni personali, che riflettono l'itinerario esistenziale e la sensibilit� di ciascun partecipante, vengono presentati nella mostra temi particolarmente sentiti dai "pittori dell'amicizia".
Un'intera sezione, carica di riflessioni, � dedicata ai diritti umani, mettendo in luce le aspettative di quanti vivono una condizione svantaggiata, fosse solo per una stagione di debolezza o di difficolt�.
L'orizzonte della mostra si allarga anche fino a manifestare un vivo interesse per i grandi problemi del mondo.

Alcuni dei dipinti fanno parte della sezione "Handicap e solidariet�", nella quale non mancano festose rievocazioni dell'impegno solidale che "Gli amici" stessi compiono, consapevoli che "nessuno � cos� debole da non poter aiutare chi � pi� debole e povero di lui".
Un aspetto particolare dell'impegno svolto dagli "artisti dell'amicizia" � mostrato nei quadri dedicati al sostegno della Campagna contro la pena di morte, promossa dalla Comunit� di Sant'Egidio.
I temi della sofferenza e del desiderio di riscatto ricorrono anche nei quadri di soggetto religioso, dove viene illustrato un aspetto rilevante della vita di questi disabili: la loro fede.
Non si pu� negare loro la possibilit� di credere e di esprimerla con gioiosa convinzione: "Sappiamo che tutti sono belli perch� sono amati da Dio".

Se gli autori sono stati incoraggiati a sviluppare appieno la propria fantasia nella scelta dei temi e delle figurazioni (spesso ispirate a maestri e movimenti artistici del Novecento), d'altra parte un particolare sostegno � stato loro offerto nell'individuazione dei mezzi e delle tecniche da adottare.
Tela e carta, stoffa e cartoncino, pennelli e spugne, rulli e sagome pretagliate, elementi a collage di varia materia; colori a tempera, a olio e acrilici, carboncini e acquerelli, chine ed ecoline, pennarelli e sfumini� sono stati utilizzati assemblati in tecniche miste o autonomamente.
Le gravi difficolt� motorie ed espressive di molti partecipanti non hanno impedito di cercare pazientemente le attitudini di ciascuno e di valorizzarne le abilit�.
L'attivit� artistica diviene, infatti, un efficace veicolo di espressivit� e di comunicazione alternativa, non meno della "comunicazione facilitata" per mezzo del computer.

Tutti i dipinti sono significativi e degni di nota.
Ma � preferibile lasciare ai visitatori della Mostra e ai lettori del catalogo il piacere di addentrarsi in questo universo sotterraneo, ricco di idee, di proposte, di riflessioni e di attese che finalmente viene alla luce, anche per offrire la sua singolare creativit� e trasmettere la sua gioia di vivere.