Comunità di S.Egidio


 

16/10/2003


�Ci ha stimolato al primato dell'annuncio da vivere tra noi e con tutta la Chiesa�

 

Ho conosciuto Giovanni Paolo II II quando muoveva i suoi primi passi come vescovo di Roma. E ho immediatamente notato il suo interesse per i laici e il suo rispetto per ogni carisma, considerato come un dono alla Chiesa. Con questo Papa i movimenti si sono sentiti nella casa del Padre, che ha tante dimore. Ma soprattutto hanno sentito come decisivo il primato della comunicazione del Vangelo che li riunisce tra loro e a una Chiesa tutta missionaria. Questo Papa � apparso come una figura paterna, rispettosa, capace di stimolare l'impegno sui grandi orizzonti del mondo. � quello che ha vissuto la comunit� di Sant'Egidio nel rapporto con lui tra Roma e il mondo. Lo abbiamo sentito particolarmente sensibile al dramma dei poveri vicini (mi ricordo quando nel 1979 disse parole commosse su un caso che gli presentammo di un immigrato bruciato a Roma). � un Papa particolarmente sensibile al dramma dei poveri del Sud del mondo, a quello dei popoli colpiti dalla guerra, madre di tutte le povert�. I ricordi affettuosi, gli incoraggiamenti, il sostegno affettuoso si intrecciano nella memoria grata di questi momenti. Un Papa carismatico come Giovanni Paolo II ha saputo comprendere lo spazio dei carismi nella vita della Chiesa. Tutte le nuove comunit� hanno un debito particolare verso di lui e da loro viene un �grazie� corale, pur nella diversit� degli itinerari spirituali. Grazie, Santo Padre.

Andrea Riccardi