Il Cortile Platamone, ieri pomeriggio, era inondato di tutti i colori dell'arcobaleno. Si chiama, infatti, li Paese dell'Arcobaleno il movimento della Comunit� di S. Egidio, nato nell'ottobre del 1998, che raggruppa i giovani "che vogliono cambiare il mondo", e che ha dato vita ad una manifestazione intitolata "W la pace". Protagonisti indiscussi del pomeriggio di festa e riflessione (nella foto Azzaro) sono stati i cento bambini delle "Scuole della Pace" appartenenti ai quartieri Civita e Castello Ursino, che giornalmente vengono aiutati -dagli operatori di S. Egidio- a comprendere i problemi del mondo. "Il nostro � un lavoro di sensibilizzazione -spiega Walter Cerreti, organizzatore della manifestazione, da venti anni legato alla Comunit� di S. Egidioperch�, sin da piccoli, i bambini comprendano l'importanza della pace, della solidariet�, del rispetto per l'ambiente, delle diversit�".
Tra canti e balli, i bambini hanno avuto l'opportunit� di esprimere -davanti ad una folta platea di genitori ed insegnanti- le proprie impressioni sulla pace, ma soprattutto sulle guerre dimenticate. "Oggi nel mondo ci sono ben trentadue guerre, delle quali sedici nel solo continente africano" racconta Angela Pascarella, altra componente della Comunit�, che continua: "Abbiamo lavorato per un anno intero con i bambi ni delle "Scuole della Pace" sui temi della guerra, e loro sono stati colpiti soprattutto dal fenomeno dei bambini-soldato". Con parole semplici, con frasi che riflettono la realt� di ogni giorno, questi bambini dei quartieri storici di Catania hanno detto a voce alta che la Pace � l'unico futuro del mondo, che la parola chiave della pace � Amicizia.
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