�� bello sentire che ora la gente ci ascolta. Devo dirlo: sono soddisfatto�. Mario Limentani, 81 anni, ex deportato, pu� finalmente dirsi �contento�. Dietro di lui e dietro uno striscione della Comunit� di Sant�Egidio (�Coloro che non hanno memoria del passato sono condannati a ripeterlo�), almeno tremila persone, ebrei, semplici romani, alcune decine di immigrati, partecipano alla fiaccolata per ricordare la razzia del Ghetto del 16 ottobre 1943. Il sindaco Veltroni, davanti alla chiesa, ha appena finito il suo discorso: �Quello che faremo questa sera verso il Portico d�Ottavia � un percorso di dolore, perch� quel dolore � stato tra i pi� grandi vissuti dalla citt� negli ultimi secoli�.
Le fiaccole brillano lungo via della Lungaretta e la luce si proietta sui cartelli portati a spalla da una ventina di partecipanti. Ogni cartello un nome: �Birkenau�, �Sobibor�, �Dachau�, �Mauthausen�, �Buchenwald�. Ogni nome un campo di sterminio. La gente, lungo il percorso, si incuriosisce. Una giovane svizzera, Stella Ester Bieri, si avvicina a Veltroni, in testa al corteo, e gli chiede cosa sta accadendo. Le spiegano che proprio nel palazzo in cui vive, in via della Lungaretta, i tedeschi, in quell�alba di sessanta anni fa, portarono via un ebreo che non � mai tornato.
Mario Limentani porta il gonfalone della Associazione Nazionale Ex Deportati con Piero Terracina e Vera Michelin Salomon. Franco Peritore, Antonio Salvato e Corrado Cavalli sostengono lo striscione che apre la fiaccolata. �Intendiamo testimoniare dice Peritore la solidariet� di cattolici agli ebrei di Roma�. Il corteo, attraversata l�Isola Tiberina, si ferma al Portico d�Ottavia. Affiorano i ricordi e la commozione. �Ancora oggi dicono Maria Lubrano, Gabriella Manzo e Fernanda Guida, tre volontarie di Sant�Egidio tante persone non sanno cosa accadde a Roma in quel giorno. Non bisogna dimenticare�. Ci sono anche il regista Ettore Scola, il portavoce della Comunit�, Riccardo Pacifici, il rabbino capo Riccardo Di Segni. Il rabbino Funaro legge la preghiera del Kaddish. Di Segni ricorda il �recente viaggio nei luoghi dello sterminio�. La gente ascolta attenta e la luce delle fiaccole rischiara il Portico, dove allora �ruggivano� i camion delle SS.
Luca Lippera
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