Comunità di S.Egidio


 

21/10/2003


La comunit� di Sant�Egidio: In calo gli arrivi, non le tragedie

 

Roma. �Il fenomeno dell�immigrazione � in calo, ma preoccupa il numero dei morti. Sono profughi, vengono in Italia per salvarsi�. Cos� Daniela Pompei, responsabile dell�immigrazione per la comunit� di Sant�Egidio, dopo l�ultima tragedia del mare, a Lampedusa. Il naufragio di domenica � lo spunto per approfondire.

Chi sono i clandestini che arrivano oggi in Italia?
�Profughi. Vengono da Paesi martoriati dalla guerra. Troppo spesso si parla di clandestini in termini generici. Sono persone che hanno bisogno di accoglienza. Non vengono qui a cercare lavoro: fuggono dalle loro terre per salvarsi la vita�.

Un fenomeno in crescita, negli ultimi anni?
�No, in calo. I numeri mostrano che gli arrivi irregolari via mare sono diminuiti. Le cifre attuali sono inferiori a quelle dei primi anni Novanta quando, subito dopo Schengen, approdavano al sud navi con 500 persone a bordo�.

Se gli arrivi sono diminuiti, il problema non � per� marginale: quali le soluzioni possibili?
�La situazione � preoccupante. I dati parlano chiaro. Occorre agire a pi� livelli. Intanto, provare ad aiutare i Paesi, come l�Africa, dove c�� la guerra. Aiuto allo sviluppo, ma non solo: � la pace che bisogna portare in quelle terre devastate �.

Chi pu� intervenire, in concreto?
�I governi europei. Che possono e devono impegnarsi sul piano istituzionale. Se le leggi in vigore sono troppo restrittive nel favorire un ingresso regolare, � chiaro che in molti sceglieranno la via dell�irregolarit�, pur di ottenere un visto. Occorrono politiche di equilibrio, meno rigide nelle modalit� di ingresso�.

E Lampedusa, dove gli sbarchi sono ormai pressoch� quotidiani, come pu� affrontare l�emergenza?
�Stanno gi� ampliando il centro di accoglienza che, oggi, pu� ospitare dalle 200 alle 300 persone. Gli immigrati si fermano l� solo temporaneamente, poi vengono trasferiti negli altri centri della Sicilia e della Calabria e nel resto del Paese. Lampedusa e l�Italia devono attrezzarsi per far fronte al fenomeno. Dovremmo pensare di pi� ai profughi, alla loro tragedia. Sono persone come noi�.

Rossella Galeotti