�La Regione Toscana riconosce gli anziani come soggetti pienamente titolari di personalit� e umanit� anche quando si infermano e per questo valorizza la loro presenza sul territorio, garantendo loro il diritto a svolgere una vita dignitosa e indipendente�. Prende il via dalla condizione di malattia il testo del poeta e scrittore Alessandro Parronchi che la Comunit� di Sant�Egidio ha presentato ieri come proposta all�emendamento all�articolo 4 del nuovo Statuto della Regione. Al momento nella bozza di Statuto che sar� discussa nelle prossime settimane l�articolo 4 rimanda ad un generico �diritto dei minori, delle persone di diversa abilit�, delle persone anziane ad interventi intesi a garantirne la protezione sociale�, ma la Comunit� di Sant�Egidio ha deciso di portare all�attenzione del Consiglio Regionale i diversi modi di intendere il diritto degli anziani, da quello alla partecipazione attiva alla vita di comunit� alla libert� di movimento, fino ai diritti fondamentali, alle cure e alla casa.
Un terzo della popolazione toscana fra 7 anni avr� pi� di 65 anni, entro il 2005 ci sar� un aumento di 40.000 persone con pi� di 65 anni, sempre entro due anni le stime parlano di un decremento dello 0,5 % della popolazione e dell�1 % entro il 2010. Tendenze demografiche che mettono gli anziani in primo piano: �L�iniziativa mi sembra un esempio di civilt� beninteso � ha detto Parronchi � che non fa distinzione fra cittadini, perch� anche le persone ridotte all�inattivit� si sentano sostenute da questo esempio�. Secondo la proposta della Comunit� di Sant�Egidio, che � stata inoltrata ieri alla commissione Statuto e ai capogruppo in Regione ed ha gi� ricevuto parere positivo del presidente Claudio Martini, l�et� non pu� essere discriminante, il testo dell�emendamento specifica che �gli anziani devono poter esprimere liberamente le loro idee e volont�. Essi sono cittadini da rispettare nella loro integrit��.
(s.w.)
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