IL TESTO:
Dichiarazione contro la pena di morte dei 10 Premi Nobel per la Pace a Roma per il Quarto Summit Mondiale e in occasione della �Cities for Life � Cities Against the Dealth Penalty.
Primi firmatari: Gorbaciov e il Dalai Lama.
We the Nobel Peace Laureates gathered in Rome for the Forth World Summit, declare:
- Life can be defended only by life, never by giving death
- The death penalty humiliates those who are executed and the state which executes as well
- The world can give up the death penalty, just as it has rejected torture and slavery
This is why we join today with the world �Cities for Life � Cities Against the Dealth Penalty�, promoted by the City f Rome and the Community of Sant'Egidio.
We appeal to the governments of the world to stop all executions and to search for better instruments of justice, defense of life and human dignity.
TOKYO ADERISCE
Anche Tokyo ha aderito ufficialmente all'iniziativa 30 NOVEMBRE GIORNATA MONDIALE - Cities for Life- Cities Against the Death Penalty - No justice without life durante la quale verranno illuminati monumenti-simbolo contro la pena di morte. L'adesione della capitae giapponese � particolarmente significativa perch� testimonia un segnale di inversione di tendenza data l'indifferenza tradizionale della popolazione nei confronti del problema della pena di morte prevista dall'ordinamento giapponese. Nel paese ci sono 7 prigioni attrezzate con un patibolo per l'impiccagione. Dal 1993, sono stati giustiziati oltre 40 condannati a morte. Alla fine del 2002, nei bracci della morte del Giappone si trovavano oltre 110 condannati, di cui circa 50 con sentenza definitiva. A loro non � consentito avere contatti al di fuori dei congiunti, n� con amici n� con giornalisti. Anzi, capita che persino i colloqui o la corrispondenza con i congiunti vengano proibiti. La maggior parte dei condannati a morte vive in celle d'isolamento, controllate attraverso le telecamere 24 ore su 24. L'esecuzione viene comunicata al condannato soltanto il giorno stesso, mentre i congiunti ne vengono a conoscenza a fatto gi� compiuto. In Giappone, sia l'esistenza dei condannati a morte sia le esecuzioni sono fenomeni totalmente isolati dalla societ�.
ANCHE MADRID E LIONE
Si sono aggiunte anche Tokyo, Madrid e Lione alla campagna 30 NOVEMBRE GIORNATA MONDIALE - Cities for Life- Cities Against the Death Penalty - No justice without life durante la quale verranno illuminati monumenti-simbolo contro la pena di morte.
Come � noto, l'iniziativa � promossa dalla Comunit� di Sant'Egidio e sostenuta dalle principali associazioni internazionali per i diritti umani raccolte all'interno della World Coalition Against the Death Penalty (tra cui Amnesty International, Ensemble contre la Peine de Mort, International Penal Reform ).
A Lione, in particolare, come l'anno passato, verr� esposto uno striscione con la scritta �Contro la Pena di Morte� di fronte al palazzo di Giustizia della citt�, luogo simbolico perch� vi venivano decise le esecuzioni capitali.
DAL CARCERE DI REBIBBIA
Alla giornata contro la pena di morte hanno aderito anche molte donne del Carcere romano di Rebibbia. Un gruppo di esse ha fatto pervenire il seguente messaggio:
�Noi dell'Infermeria del carcere femminile di Rebibbia aderiamo all'iniziativa per dimostrare la nostra solidariet�, con la convinzione che nessuno, a parere nostro, abbia diritto di togliere la vita umana. Solo Dio � l'unico che pu� decidere il nostro destino e nessuna istituzione pu� farlo al posto suo�.
UN GOL PER LA VITA
Il CONI ha aderito, assieme al mondo dello sport, all'iniziativa della Comunit� di Sant'Egidio contro la pena di morte. Si intitola "Sport e vita" l'iniziativa a cui ha aderito anche il CONI con lo scopo di coinvolgere il movimento sportivo italiano nella giornata internazionale "Citt� per la vita. Citt� contro la pena di morte", promossa per il 30 novembre prossimo dalla Comunit� di Sant'Egidio e da altre associazioni internazionali. Il Presidente del CONI Gianni Petrucci � stato tra i primi ad aderire all'iniziativa ed a voler comparire di persona come testimonial in uno spot realizzato per l'occasione. Petrucci � stato seguito da Gianni Rivera, oggi consulente per lo sport del Comune di Roma e da sempre impegnato a favore dei diritti umani. Rivera, non potendo partecipare di persona alla manifestazione al Colosseo, ha comunque voluto fornire il suo contributo, rilasciando un'intervista registrata. Numerosi sono i personaggi del mondo dello sport che hanno garantito la loro presenza domenica al Colosseo, atleti di ieri, come l'olimpionico Michele Maffei e campioni di oggi, uniti insieme per testimoniare la loro voglia di non restare inermi di fronte alle esecuzioni nel mondo. Inoltre, domenica, il Colosseo e lo Stadio di Roma saranno idealmente uniti: a partire dalle ore 17.00 anche lo Stadio, proprio sulle orme dell'anfiteatro Flavio, verr� illuminato con una luce particolare. Invece all'interno sugli schermi giganti comparir� a diverse riprese uno spot dal soggetto forse insolito: "Sport � vita. Roma, insieme a 150 citt� nel mondo, dice no alla pena di morte. Unisciti anche tu. Non c'� giustizia senza la vita. Colosseo 30 novembre 2003". La campagna contro la pena di morte potrebbe tra pochi mesi toccare anche Atene e coinvolgere gli atleti riuniti per i Giochi Olimpici. Coinvolgere un numero sempre crescente di sportivi � l'intento degli organizzatori dell'iniziativa. Il mondo degli sportivi, dei veri sportivi, appare sempre pi� impegnato nel campo sociale a fianco di chi si trova ai margini della societ� ed oggi anche a favore dei condannati nel braccio della morte. Il binomio sport e solidariet� potrebbe risultare davvero vincente nella battaglia a favore della vita. Un gol per la vita.
GIANNI RIVERA
L'On. Gianni Rivera, Assessore allo Sport del Comune di Roma, ha aderito alla giornata invitando tutti gli sportivi ad unirsi alla campagna: �Unitevi a noi contro la pena di morte � ha dichiarato Rivera -. Non c'� giustizia senza la vita. Queste sono le frasi che vi sentite dire da tanti personaggi che hanno aderito a questa iniziativa molto significativa e molto forte e direi molto giusta e umana�.
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