Comunità di S.Egidio


 

01/12/2003


Il mondo si illumina contro la pena di morte

 

LA vita vinca sulla morte, come la luce vince sulle tenebre. E� la speranza dell�Organizzazione Mondiale contro la pena di morte, che ogni anno chiede alle grandi citt� del mondo di illuminare al calar della notte i loro pi� famosi monumenti, come espressione di protesta contro il ricorso alla pena capitale. Ieri, l�iniziativa dell�Organizzazione ha anche ottenuto il sostegno dei partecipanti al Quarto Summit Mondiale dei premi Nobel per la Pace, che si � tenuto nella nostra citt�: �La vita pu� essere difesa solo con la vita, mai dando la morte�, hanno dichiarato i Nobel.

Nella serata, a Roma, le luci sono state accese al Colosseo, mentre a Napoli si sono accese su Palazzo San Giacomo, a Firenze sul Bargello, a Catania sulla statua dell�elefante. Decine di grandi citt� e capitali di tutto il mondo hanno partecipato all�iniziativa, che � stata lanciata l�anno scorso dalla Comunit� di Sant�Egidio insieme ad Amnesty International e a Nessuno tocchi Caino. L�idea di usare la luce per combattere contro la morte � nata proprio a Roma: da vari anni, quando un Paese abolisce la pena di morte, o un tribunale salva un condannato, il Colosseo viene illuminato a festa.

La data scelta, il 30 novembre, non � casuale: in questo stesso giorno, nel 1786, il Granducato di Toscana abol� la pena capitale, primo governo a compiere un simile rivoluzionario passo. Quest�anno la data � coincisa con l�ultima giornata del Summit dei premi Nobel, che ha lasciato ampio spazio a questo tema: �La pena di morte � una condanna crudele che noi tutti ripudiamo - ha protestato l�ex premier del Cremlino, Mikhail Gorbaciov -. Chiediamo ai governi del mondo di fermare tutte le esecuzioni e di cercare i migliori strumenti di giustizia, di difesa della vita e di dignit� umana�. A questo appello si � aggiunta l�invocazione del gruppo Nessuno tocchi Caino, il cui portavoce Sergio D�Elia ha ricordato che i movimenti abolizionisti si stanno battendo per ottenere all�Onu una moratoria ufficiale mondiale: �La moratoria - ha ricordato D�Elia - servirebbe soprattutto a dar voce, speranza e dignit� ai condannati a morte, ai dimenticati, agli innominati�. In particolare, ha aggiunto, a quelli detenuti nelle carceri cinesi, iraniane, saudite, cubane, e di �altri Paesi illiberali, dove le organizzazioni abolizioniste non riescono ad accedere con le loro mobilitazioni�.

Nel chiudere il Summit, il sindaco Walter Veltroni ha annunciato che Roma ospiter� il Summit di nuovo l�anno prossimo, nella speranza di contribuire a cancellare dal mondo l�odio interetnico e interreligioso. Gorbaciov ha poi letto un documento forte ed accorato, che ha rinnovato a nome dei colleghi premi Nobel la volont� di garantire alle prossime generazioni un mondo in cui i valori morali �irrompano nel mondo della politica, condizionandone gli orientamenti�. Gorbaciov ha ricordato che dalla fine della Guerra Fredda migliaia di miliardi di dollari sono stati spesi a scopi militari, mentre �ogni giorno le vite di miliardi di persone sono minacciate dalla mancanza di acqua potabile, di cibo, di cure mediche adeguate, di istruzione�. Ha inoltre suggerito che le ingiustizie del mondo possono essere combattute anche allargando il Consiglio di Sicurezza dell�Onu. La stessa fiducia nel ruolo delle Nazioni Unite era stata espressa dal presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, che nel suo intervento ha denunciato �la perdurante violazione dei diritti umani in varie regioni del pianeta�, insistendo che il drammatico quadro internazionale deve essere risolto nell�ambito Onu, �custode della legittimit� internazionale, tutore della libert� dei popoli�.

Anna Guaita