Comunità di S.Egidio


 

02/12/2003


Sessant�anni fa Bari sotto le bombe e soffocata dal gas
Il disastroso bombardamento del porto si trasform� in tragedia a causa dell�iprite

 

Sessant�anni fa a Bari, nella stessa data di oggi, si viveva un inverno come quello di questi giorni, anche se molto pi� povero. In quel dicembre 1943 la gente pensava di essere ormai stata sorpassata dal fronte pi� caldo del conflitto mondiale. Gli alleati da pi� di due mesi usavano il porto come fondamentale area si smistamento di armi, soldati e viveri desinati all�avanzata verso Nord. Era buio, alle 19.25. Quando inaspettatamente esplosero le prime bome scaricate da centocinque aerei tedeschi: nel porto, poi sulla citt�. Scomparvero nel nulla un gruppo di case su via santa Chiara, altre vicino alla Cattedrale, i fabbricati di via Crisanzio, via Sparano, via Piccinni. Morirono subito 186 cittadini qualsiasi, secondo la Prefettura. Era solo l�inizio. Perch� i morti alla fine sono stati pi� di mille, forse duemila, tra soldati e civili: una delle navi USA colpite era carica di iprite, una sostanza velenosa utilizzabile in battaglia. Cos� quel bombardamento si trasform� nell�unico, ma gravissimo, episodio di contaminazione chimica del secondo conflitto mondiale. Tanto che la stessa stampa specializzata statunitense, nel 2001, ha definito il raid della Luftwaffe �la seconda Pearl Harbour� dedicandogli la copertina della diffusissima rivista World War II. Questo pomeriggio, alle 16.30, il sessantesimo anniversario del bombardamento verr� ricordato nel corso di un seminario che si svolger� nella sala degli affreschi dell�ateneo barese. Alla sera � in programma una fiaccolata promossa dalla Comunit� di Sant�Egidio e intitolata �pace in tutte le terre�, per ricordare le vittime delle guerre di ieri e di oggi. Il riferimento alle guerre di oggi, nell�anniversario di quella carneficina barese, non � fuori luogo. Anzi. Gli ultimi conflitti ci hanno abituato a pensare al lato oscuro delle strategie militari, all�esigenza di tenere nascoste pi� a lungo possibile le circostanze �scomode� per la propaganda delle forze in campo , soprattutto di quelle vincenti. Quel �lato oscuro� riguarda anche la �guerra globale� finita 58 anni fa. Il bombardamento fece esplodere il segretissimo carico di bombe all�iprite conservato nella stiva di un mercantile statunitense, il John Harvey. I comandi alleati nascosero sia ai propri militari che, tanto pi�, ai cittadini baresi, l�enorme gravit� della situazione. Tuttora � difficile valutare quali furono le conseguenze, negli anni, di quel disastro per la salute della gente.