Il Rigiocattolo l'iniziativa di vendita di giocattoli usati che il Paese dell'Arcobaleno (il movimento di bambini e adolescenti, ma non solo, nato dalla sensibilit� della comunit� di Sant'Egidio, nota per l'impegno per la pace e la solidariet� internazionale) organizza per sostenere progetti di solidariet� in tutto il mondo. Per la prima volta anche Parma, ospita il Rigiocattolo per curare l'Aids, nell'ambito del programma della comunit� di Sant'Egidio in Africa. Il principio � semplice: non tutto ci� che non si usa pi� � da buttare, basta un semplice ritocco e un vecchio giocattolo o un mozzicone di candela possono essere riciclati. Il ricavato delle vendite viene utilizzato per finanziare attivit� di solidariet� con i bambini dei paesi pi� poveri, in questo caso per curare bambini e mamme malati di Aids in Africa.
Nei due mesi precedenti vengono avviate le raccolte dei giocattoli usati nelle scuole e nei quartieri. I bambini e gli adolescenti del movimento portano i loro giochi e coinvolgono i compagni perch� portino quelli che non usano pi�. Il giocattolo va riutilizzato perch� i materiali plastici con cui � costruito sono in genere inquinanti, per questo bisogna farlo vivere il pi� a lungo possibile. �I giocattoli, li abbiamo risistemati, ripararti, puliti, e siamo arrivati a restaurarne tanti che altrimenti sarebbero stati buttati nelle discariche� spiegano i bambini alle persone che si fermano alle bancarelle e, mentre acquistano, chiedono il senso dell'iniziativa.
Lo scorso anno sono stati venduti in tutto pi� di seimila giocattoli. I mille rigiocattoli invenduti sono stati inviati in Albania per l'ospedale pediatrico di Tirana e per i rifugiati kosovari. L'iniziativa viene ripetuta ogni anno in molte altre citt� italiane ed europee. A Parma quest'anno l'appuntamento � in piazza della Steccata (se piove in via Mazzini) domani dalle 9:30 alle 19. Con il ricavato si finanzier� il programma di lotta all'infezione da Hiv e all'Aids della comunit� di Sant'Egidio. Basti pensare che, ad esempio, con 10 euro si assicura a una donna in gravidanza l'esecuzione del test per svelare l'infezione. Con 30 si permette a un malato di acquistare il materiale sanitario per un anno di cure. Con 55 si fornisce per un mese il cibo al malato e alla sua famiglia oppure il supplemento nutrizionale necessario a una madre che sta allattando e a suo figlio. Con 210 si assicura a una donna un parto sicuro. E con 260 si assicura l'assistenza domiciliare per un anno a un malato di Aids.
|