Comunità di S.Egidio


 

11/12/2003

La Comunit� di Sant'Egidio al lavoro per l'appuntamento del 25 dicembre.
In una citt� che d� segnali inquietanti

GENOVA - Pranzo per i poveri, tutto esaurito
Saranno 1500, la chiesa dell'annunziata non basta pi�

 

Quindici anni fa erano meno di quaranta. L'anno scorso mille e duecento; questo natale, saranno mille e cinquecento. Non ci stanno pi� nella chiesa dell'Annunziata. Il pranzo di Natale per i poveri, quest'anno, sar� in contemporanea in tre posti diversi: sotto le navate della chiesa dell'Annunziata; nel Munizioniere del Ducale e nell'istituto religioso Piccardo di Carignano.

Nella citt� dove il reddito pro capite � di un terzo inferiore a quello di Milano e dove i consumi si contraggono ogni anno di pi�, cresce la povert�. Il numero di genovesi che ritirano il pacco alimentare al banco di Sant'Egidio, � doppio rispetto a quello di dodici mesi fa.

Al pranzo del prossimo Natale, quattrocento saranno anziani, altrettanti saranno stranieri. Cento saranno i barboni e duecento saranno gli zingari. Sono loro i nuovi poveri. Quindici anni fa, quando l'iniziativa sbarc� a Genova, fu sufficiente un salone a San Luca per ospitare i poveri invitati. Gi� nel novanta, le sale divennero tre: agli Emiliani di Nervi, nella parrocchia di Begato e all'Apostolato liturgico di via Serra. Con l'inizio del nuovo millennio, l'appuntamento fu spostato nella chiesa dell'Annunzata e da quest'anno, le adesioni sono cos� numerose che le tre navate non bastano pi�. Questo non � solo l'effetto dell'euro; la povert� cresce lungo le strade, nelle case sfitte della citt� vecchia nei capannoni abbandonati lungo il Polcevera. Ogni mese duemila poveri chiedono l'elemosina ai banchi alimentari allestiti dalla Comunit� di Sant'Egidio e da San Marcellino. Dieci tonnellate di pasta, riso, zucchero e farina sono distribuiti a famiglie bisognose, anziani soli, immigrati senza un lavoro.

La povert� si vede e si tocca agli angoli della centralissima via Venti Settembre, nei vicoli dl centro storico, lungo le strade illuminate della periferia ricca. Nelle statistiche il fenomeno inizia a comparire. L'Unioncamere, in collaborazione con l'istituto di analisi economica Tagliacarne di Roma, ha redatto una classifica in cui Genova compare al quarantesimo posto per reddito pro capite nel 2001 dopo le grandi citt� del Nord: Milano, Torino e Bologna. L'istituto centrale di statistica Istat, elaborando i dati sulle spese delle famiglie italiane nel 2002, mostra che i consumi, alimentari e non, sono in caduta libera da tre anni a questa parte, e la Liguria � confinata ancora una volta dopo il Piemonte, la Lombardia e il Veneto.

I nuovi poveri sono gli anziani abbandonati, gli immigrati irregolari, i barboni che non hanno casa. Alla Comunit� di Sant'Egidio c'� un detto: �Una volta san Francesco doveva far capire ai ricchi del tempo che Dio non era un re, e ha invitato il presepe dove Ges� era solo un bambino. Nella societ� dei consumi dobbiamo far capire che Dio � nei poveri�. Il pranzo di Natale � la pi� importante iniziativa del genere a Genova. Millecxinquecento pasti: salame e prosciutto; ravioli in sugo; arrosto; panettone e spumante. E ad ognuno degli invitati un regalino. �Confidiamo molto nella generosit� dei genovesi per raccogliere cos� tanti regali. In pazza De Ferrari - spiegano a Sant'Egidio - il 20 e il 21, sabato e domenica prossimi, posteggeremo un gran contenitore dove la gente, che sar� piena di pacchi e pacchetti, lasci qualcosa per chi non ha nulla�. Sar� ripetuta anche l'iniziativa del Rigiocattolo, la bancarella di giocattoli usati messi in vendita per raccogliere soldi a favore dei poveri. Quest'anno il ricavato servir� per far nascere sano il bimbo di una madre malata d'Aids in Mozambico. Poi ci sar� il pranzo per gli anziani ricoverati nelle case di riposo. Un gruppo di ristoratori genovesi si sono impegnati a cucinare gratis duecento pasti da distribuire agli ospiti della residenza pubblica in corso Firenze e ai vecchietti della Doria. E la notte del 25, c'� gi� chi ha offerto la propria disponibilit� a distribuire una tazza di t� caldo e un panino ai barboni che dormono in citt�.

Bruno Persano