Come ogni Natale la Comunit� di Sant'Egidio ha presentato la sua guida di sopravvivenza per i poveri a Roma. Giunta alla quattordicesima edizione, la Guida dei poveri � stata stampata in 15.000 copie - 2.000 in pi� della precedente, che era gi� esaurita in giugno - e contiene 815 indirizzi utili suddivisi in 31 sezioni. Verr� regalata il giorno di Natale ai 4.000 poveri che parteciperanno ai 30 pranzi organizzati dalla Comunit� in diversi punti della citt�. I senza fissa dimora a Roma sono 6.800. Tra questi solo 2.800 trovano temporaneo ricovero nei dormitori o nelle strutture aperte dal Comune per l�emergenza freddo. Duemila vivono in stabili occupati. Ma altri duemila vivono o sulla strada (1.600) o in baracche e tende sempre pi� nascoste, in anfratti, sotto ponti e cavalcavia, lungo il greto del fiume (circa 400).
Presentando le cifre riguardanti le persone che hanno chiesto aiuto alla Comunit� nel corso del 2003, Mario Marazziti ha spiegato che � aumentato il disagio in citt�, perch� sono aumentati i poveri, ed � aumentata l�intensit� del bisogno.
Durante l�anno trascorso, ad esempio, tra gli italiani che hanno chiesto di avere un pacco alimentare, dei vestiti, o di farsi visitare dai medici che operano nei centri di Sant�Egidio, quasi il 34% aveva pi� di 65 anni. Il dato � in enorme crescita, visto che nel 1999 era al 18% ed � salito di anno in anno. Ci sono tanti pensionati che non ce la fanno pi� a sopravvivere pagando l'affitto e mangiando con i soldi che prendono.
A questa tragedia si affianca quella dei rifugiati. Infatti molti di quelli che si rivolgono a Sant�Egidio sono stranieri, e le nazionalit� pi� rappresentate, oltre alla romena, sono quella afgana e quella eritrea. � il segnale che le guerre irrisolte portano molti profughi a scegliere l�Italia come luogo d�approdo in cui chiedere asilo politico. Purtroppo i pochi che ce la fanno - e che non rimangono vittime dei trafficanti che li abbandonano sulle trappole galleggianti ai limiti delle coste - spesso finiscono per strada. Sono infatti oltre 700 - secondo i dati raccolti - i �richiedenti asilo� che dormono per strada in attesa che venga loro riconosciuto lo status richiesto.
�I posti aperti dal Comune per l�emergenza freddo - ha concluso Marazziti - rappresentano un aspetto positivo, che ha contribuito a rendere meno pesante questa tragedia, che comunque aspetta ulteriori soluzioni�.
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