|
L'Adige |
24/12/2003 |
Nasce in valle dei Laghi il progetto per un day hospital in Mozambico |
|
Aids: una condanna a morte. Senza appello. Fino a qualche anno fa era cos�. Con la comparsa dei primi sintomi della malattia, la morte entrava prepotentemente a far parte della vita dei malati di Aids. Ed il futuro diventava un sogno proibito. Attendere la propria fine: questa era l�unica aspettativa dei malati. Ora non � pi� cos�. Ed anche dalla valle dei Laghi � partita una sfida. Una sfida contro la rassegnazione, contro la morte quale inevitabile approdo per i malati. La scommessa si chiama: �Vita Si D� (Sida, in lingua portoghese, significa Aids) - Curare l�Aids in Mozambico�. Le nuove terapie (farmaci antiretrovirali che permettono la riduzione e il contenimento della replicazione di nuove copie del virus) consentono infatti alle persone sieropositive e affette da Aids di vivere per decenni. Ma questo spiraglio di luce resta ancora un �lusso� per pochi. Esistono ancora dei grandi coni d�ombra. Uno di questi riguarda sicuramente l�Africa e pi� in particolare il Mozambico. I dati sanitari parlano da s�. Nel 2002 i decessi per Aids sono stati 82 mila (400 in Italia); le nuove infezioni hanno coinvolto 170 mila adulti e 30 mila bambini. E a 300 mila piccoli l�Aids ha rubato i genitori. Motore del progetto �Vita Si D� � l�Associazione progetto Mozambico Onlus di Sarche, che nel 2002 aveva costruito una scuola a Momola, nella provincia di Nampula, mentre l�estate scorsa ha realizzato l�impianto elettrico della scuola professionale e delle officine del centro polivalente Leao Dehon a Gurue, nella provincia di Zambesia. Ora l�obiettivo � dare una speranza ai malati di Aids attraverso la realizzazione di un centro day hospital presso l�ospedale di Quelimane. Una struttura innovativa, che non si limiti alla sensibilizzazione e alla prevenzione - ora il 50% dei degenti negli ospedali mozambicani � malato di Aids ed � sotto somministrazione di farmaci generici - ma che prenda in cura i malati. In questa scommessa alla vita, l�Associazione progetto Mozambico non � sola. Attori di questo progetto sono anche la Direzione sanitaria di Quelimane, la Comunit� Sant�Egidio di Roma ed i sacerdoti del Sacro Cuore. Una collaborazione sancita da un accordo ufficiale sottoscritto nell�ottobre scorso, nel quale il Governo mozambicano si impegna a fornire la struttura ed i medici; l�Associazione della valle dei Laghi, oltre a coordinare il progetto, assicura un medico stabile, medici e volontari che, a rotazione, presteranno servizio presso il day hospital, e fornisce medicinali, analisi ed un�ambulanza. La Comunit� Sant�Egidio metter� a disposizione la sua esperienza con in malati di Aids, fornir� farmaci antiretrovirali e assicurer� a proprie spese i farmaci e le analisi per i primi sei mesi di avvio del centro. I sacerdoti dehoniani, invece, accoglieranno i volontari. Volontari che arriveranno dalla valle dei Laghi e da altre regioni, in particolare da Bologna (qui � attivo un gruppo che collabora con il Trentino). Ma non solo. La seconda scommessa, infatti, � fare in modo che la gente mozambicana (ed in prospettiva anche il Governo), si prenda a cuore i propri malati. Un appello al quale hanno risposto gi� pi� di ottanta persone. Per il primo anno, il progetto punta a svolgere un�attivit� diagnostica (test dell�Hiv) su 1500 persone e la presa in cura di 200 malati, nonch� l�attivit� di sensibilizzazione a 5000 famiglie, proprio coinvolgendo i volontari mozambicani. La cura, oltre alla somministrazione dei farmaci, prevede anche il sostegno alimentare e psicologico ai malati ed ai loro familiari. Il centro aprir� nel gennaio 2004 e per il primo anno richieder� una spesa di 309.220 euro. Per raccogliere i fondi necessari, durante il periodo di Natale, il gruppo propone il biglietto di solidariet� ovvero l�invito a versare un�offerta al �Progetto Mozambico onlus� al posto del regalo tradizionale (conto corrente bancario n�121011262 Abi: 08132-Cab: 34442-Cin:W presso la Cassa rurale valle dei Laghi oppure conto postale n�48603781).
Flavia Pedrini
|