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27/12/2003 |
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Un Natale di affetto ed accoglienza verso chi � solo e bisognoso. � la festa che la Comunit� di Sant'Egidio padovana organizza in citt� dal 1992 e che anche l'altro giorno, come da tre anni a questa parte, si � svolta nella sala parrocchiale della Nativit�. In 130 hanno partecipato al pranzo di solidariet�, in un'atmosfera di calore e serenit� che, ha detto il sindaco Giustina Destro intrattenendosi con gli anziani presenti, si percepiva sopra ogni altra cosa "dallo sguardo di ciascuno". Era atteso anche il vescovo mons. Antonio Mattiazzo, ma non si � fatto vedere. �Un'occasione di festa come questa mi colma il cuore di gioia - ha detto la Destro - e soprattutto mi colpiscono gli occhi trasfigurati dalla gioia di tutti voi�. Nell'offrire un grande cesto natalizio, il sindaco ha salutato e parlato con ognuno dei circa ottanta anziani che, insieme a una trentina di volontari, hanno occupato i vari tavoli disposti nel patronato della Nativit�. Altri venti volontari tra giovani, adulti, stranieri e anziani del movimento nato a Roma 35 anni fa, hanno cucinato e servito le varie portate. �Ges� � nato in una mangiatoia e quindi si pu� dire che quello del Natale sia un giorno di inaccoglienza - ha detto Alessandra Coin, responsabile della Comunit� di Sant'Egidio di Padova e medico geriatra -. Invece la nostra associazione ha scelto di dar vita a una festa di apertura e solidariet� verso chi � povero e non ha nessuno. Padova � ricca, ma ci� non toglie il grido di solitudine che si leva da molti anziani�. Gli ottanta anziani (la pi� "grande" la signora Maruska, 98 anni, dell'Ira) provenivano sia dagli istituti di riposo che dai quartieri Portello, Forcellini e San Girolamo. Tra loro, anche una mamma della Guinea Bissau con il figlio, da un mese in cura a Padova grazie alla convenzione tra il Dipartimento pediatrico, la Regione e la Comunit�. E poi persone senza una famiglia e con tanti anni sulle spalle, che nel Natale voluto dall'associazione di Sant'Egidio hanno trovato un abbraccio amico, calore, doni, musica e un clima domestico. �Vogliamo vivere la festivit� non come una famiglia chiusa tra le quattro mura - cos� ancora Alessandra Coin - ma come una "famiglia umana", che apre le sue porte alla strada�. Il pranzo, arricchito anche da pietanze donate da numerosi cittadini, andava dall'antipasto misto con affettati ai classici tortellini in brodo segu�ti da pasticcio, polpettone, cotechino e tris di verdure, vini, formaggi, spumanti e ovviamente panettone a volont�. �L'iniziativa � nata per essere accanto a chi � solo e farlo sentire importante nella sua esperienza di vita�, ha commentato il parroco, don Roberto Gastaldi. Tra i prossimi appuntamenti promossi dalla Comunit� di Sant'Egidio di Padova, un pranzo con circa 300 stranieri il giorno 4 gennaio e, per l'Epifania, il pranzo alla parrocchia di Torre con una cinquantina di bambini della "Scuola della Pace". Per informazioni, tel. 049 656535; fax 049 8788496; e-mail [email protected] Basilica del Santo, invece, quasi cinquantamila fedeli hanno assistito alle messe per la festivit� del Natale. Durante i riti della Comunione, sono state distribuite oltre 16mila particole consacrate. La messa di mezzanotte � stata celebrata dal vescovo del Santo, emerito e gi� delegato della basilica di Sant'Antonio, mons. Marcello Costalunga. Con lui e con altri 38 sacerdoti, hanno concelebrato il rettore della basilica, padre Domenico Carminati, e il vicario provinciale dei Frati minori conventuali padre Giorgio Laggioni. La messa delle 11 del giorno di Natale, invece, � stata officiata da padre Luciano Fanin, provinciale dei Frati minori conventuali e quella del pomeriggio, alle ore 17, da padre
Francesca Scapinelli
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