Comunità di S.Egidio


 

27/12/2003


Il Natale della solidariet�
Poveri, anziani e bimbi a pranzo nella chiesa di San Bartolomeo

 

Un Natale davvero diverso per centocinquanta persone - tra poveri, anziani e bimbi - vissuto in un pranzo davvero particolare non solo per la cornice, quella della chiesa di San Bartolomeo, ma anche per la qualit� delle portate ed il clima di allegria che lo ha caratterizzato.

La canonica � un viavai di volontari della Comunit� di Sant'Egidio che ha organizzato questo appuntamento, mutuando quello che tradizionalmente si svolge a Roma nella basilica di Santa Maria in Trastevere: rumori e profumi fanno presagire qualcosa di buono.

Le tavole sono state apparecchiate proprio all'interno della chiesa, lungo la navata: ospiti sono gli anziani che provengono dai centri di ospitalit� dell'Oltretorrente (principalmente quelli dell'Iraia-Romanini), i bambini del �doposcuola� curato dalla stessa �Sant'Egidio� accompagnati dai famigliari, e un piccolo gruppo di �poveri�: questi ultimi �sono sempre bene accetti: per loro abbiamo anche lasciato una tavola sempre libera e la porta aperta - spiega Francesca Pelosi, una delle responsabili - in modo tale che se vogliono, per loro c'� posto�.

Alla qualit� delle portate garantiscono i nomi dei ristoranti che hanno collaborato all'iniziativa, contribuendo ciascuno con un piatto: Tramezzino, Maxim, Villa Maria Luigia e Corale Verdi.

Per gli ospiti, i pi� anziani, c'� il posto a tavola segnato con il loro nome: per ciascuno di loro c'� anche un regalo personalizzato.

Emblema della giornata, non solo per i suoi 92 anni ma anche per la sua simpatia, � �nonna� Ilde: a lei, per tutti gli altri e per tutti i �nonni� di Parma sono andati gli auguri �ufficiali�; un pranzo salutato anche dalla visita dell'assessore Carletto Nesti che ha portato gli auguri del Comune.

Tra i volontari, in giro tra i tavoli a fare la spola con la canonica c'� anche il consigliere comunale Ferdinando Sandroni, accompagnato dalla moglie Marta e le figlie Benedetta e Francesca, per un Natale s� in famiglia ma davvero diverso: �Quando ho detto che sarei venuti qui - spiega Sandroni - hanno proposto subito di partecipare anche loro. S�, un Natale davvero particolare per cercare di aiutare chi non ha certe possibilit�, ma anche per recuperare dei valori che rischiano di andare persi�.

�Ges� non � stato accettato - ricorda Alessandro Chiesa, un altro dei responsabili - noi accogliamo chi ha bisogno�. �Una tradizione "romana" che abbiamo voluto riproporre qui - ha ribadito Don Mario Mazza, parroco di San Bartolomeo - ed a cui ha aderito con entusiasmo anche il nostro vescovo (di cui Don Mario si � fatto portavoce degli auguri e della benedizione, ndr). Un Natale ed una chiesa che diventano non solo celebrazione liturgica ma anche attenzione alle persone: ad alcuni di loro, a quelli che non possono averla, viene data anche una famiglia ed un clima famigliare�.

Matteo Scipioni