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30/12/2003 |
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Lettere al giornale |
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Anche quest'anno a Genova si � compiuto il miracolo del pranzo di Natale della comunit� di S. Egidio: una vera festa per le persone in difficolt� o altrimenti sole. Ormai da diversi anni si compie questo "miracolo" di Natale dove si riesce a far sorridere e stare in allegra compagnia persone tra le pi� diverse: barboni, malati di aids, nomadi, famiglie di stranieri - anche musulmani - e anziani soli; persone con vari problemi sociali, di povert�, abbandono e salute; persone che magari non hanno problemi economici ma cui la solitudine rende la loro vita un dramma. Alla fine del pranzo i ragazzi della comunit� di S. Egidio vestiti da Babbo Natale hanno poi distribuito doni a tutti gli ospiti e ogni dono era personalizzato con il nome come lo erano i posti a tavola: una bella attenzione verso chi vive una vita invisibile, verso chi � destinato a non avere considerazione. Alla fine ci s'accorge che � stato dato pi� a noi, volontari, che a loro. La cosa straordinaria � che aumenta ogni anno insieme al numero degli ospiti anche quello dei volontari; quest'anno si � riusciti a organizzare ben tre pranzi: all'Annunziata, alle cisterne del Ducale e all'istituto Piccardo; senza contare le altre iniziative natalizie svolte nelle case di riposo della citt� nella domenica precedente il Natale.
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