Comunità di S.Egidio


 

31/12/2003


�La sua morte non interromper� il cammino verso la pace�

 

�Il nunzio Michael Courtney era un diplomatico appassionato: che � quasi una contraddizione in termini�. Don Matteo Zuppi, assistente della Comunit� di Sant'Egidio, ricorda con sorridente affetto il nunzio in Burundi trucidato in un agguato. �Sant'Egidio ha una comunit� in Burundi�, racconta: �E proprio monsignor Courtney ha dato al nostro gruppo i soldi, poche settimane fa, per organizzare il pranzo di Natale per i detenuti e gli orfani di Bujumbura�.

Come ha conosciuto il nunzio Courtney?
� stato Sant'Egidio, fra il 1995 e il '97, a organizzare i primi colloqui fra i vari gruppi guerriglieri e il governo. Colloqui dapprima segreti, che poi hanno portato ai negoziati di Arusha, presieduti prima da Nyerere (l'ex presidente della Tanzania) e dopo la sua morte, da Mandela. Io, come assistente di Sant'Egidio, ho presieduto una delle quattro commissioni che hanno concluso, nell'agosto del 2000, oltre un decennio di guerra etnico-civile.

E monsignor Michael Courtney, in questi negoziati, ha avuto una parte.
Vi si � coinvolto con vera passione. Pi� volte ha chiesto l'aiuto della Comunit� di Sant'Egidio; � stato lui a spingerci a prendere contatto con l'Fdd, il penultimo gruppo guerrigliero irriducibile, che di fatto ha firmato l'accordo un mese fa. Le personalit� del Paese con cui ho parlato dopo la sua morte, commosse, mi hanno ricordato che era il solo diplomatico che avesse imparato il kurundi (la lingua locale, comune a tutsi e hutu). Uno dei ministri mi ha detto: �Courtney aveva fatto della nunziatura una parrocchia, mentre allo stesso tempo faceva un lavoro enorme come diplomatico�. Anche il presidente del Burundi gli era molto legato.

Per� l'hanno ammazzato.
� stato l'ultimo gruppo guerrigliero, il solo che non abbia partecipato al trattato di Arusha; in parte per un errore di Nyerere, che non coinvolse quel gruppo, il Fronte di liberazione nazionale (Fln).

E perch� hanno voluto uccidere il nunzio?
La loro violenza non era specificamente contro il nunzio. Quel gruppo intende solo creare violenza nel Paese.

Che cosa vuole ottenere?
Rigettano il governo (che � un vero governo misto, tutsi-hutu) e il presidente (un hutu come loro), che chiamano �fantoccio�. Vogliono costringere al negoziato l'esercito, che � per lo pi� tutsi. La loro ideologia � totalmente etnicista, e ci� rende difficile ogni accordo politico con loro. Recentemente hanno rifiutato un incontro a Nairobi, con la motivazione seguente:�Noi non trattiamo col governo fantoccio, trattiamo coi tutsi�.

Ma che gente �? Lei li ha conosciuti.
Il tragico � proprio questo. Sono parte della classe dirigente, tutti educati in scuole dei gesuiti e dei salesiani, e si conoscono perfettamente tutti, perch� spesso sono stati compagni di studi. Lo stesso Nelson Mandela si stup� del loro livello, e diceva: com'� possibile che persone come voi non si mettano d'accordo? Oltretutto, sono tutti cattolici, e parlano tutti la stessa lingua.

Ma esiste una soluzione per mettere fine a questa violenza cieca e folle?
Avviare un negoziato anche con questo gruppo, che ne � rimasto fuori non del tutto per sua colpa. Proprio monsignor Cartney, negli ultimi giorni, ci aveva dato istruzioni per contattare l'Fln, e sul modo di condurre la trattativa.

Quale modo?
Con fermezza. Per far capire loro che le possibilit� di interrompere il processo di pacificazione � nulla.

La morte di Courtney � dunque una sciagura per la pace?
No, io spero di no. Anzi, la sua morte � stata un tale choc per tutti i gruppi dirigenti; tanto era stimato da tutti, nessuno escluso, non solo come rappresentante del Papa ma per la sua generosa personalit�, che forse proprio la sua morte pu� rafforzare la volont� di pace.

Maurizio Blondet