Comunità di S.Egidio


 

02/01/2004

Dalla Nunziata a San Lorenzo il cardinale Bertone, il rabbino Momigliano e l�imam Hussein
Fedi diverse, unico obiettivo: pace
In marcia cattolici, ebrei, musulmani. Italiani e stranieri.

 

Sono scesi in strada a centinaia, ieri pomeriggio, per dare vita al corteo interreligioso per la pace che si � sviluppato per il centro storico, dalla Nunziata a San Lorenzo, al quale hanno partecipato il rabbino capo della comunit� ebraica genovese Giuseppe Momigliano, il direttore del Centro islamico Salah Hussein e l�arcivescovo di Genova, cardinale Tarcisio Bertone. Gli esponenti delle tre grandi religioni monoteistiche hanno manifestato e pregato, insieme, per un mondo senza pi� guerre e violenza.

Alla processione, organizzata a Genova dalla comunit� di Sant�Egidio in contemporanea con decine di altre analoghe manifestazioni in tutto il mondo, hanno preso parte pi� di mille persone portando cartelli sui quali erano stampati i nomi dei Paesi dove ancora sono accesi focolai di guerra (Congo, Cecenia, Kashmir, Liberia) e la parola pace tradotta in ebraico e in arabo, in russo e in cinese. Al termine, i fedeli di religione cattolica si sono radunati nella cattedrale di San Lorenzo, presidiata dalle forze dell�ordine, per assistere alla messa officiata dal cardinale Bertone. Le comunit� israelitica e musulmana si sono invece fermate in piazza dove i bambini hanno fatto volare palloncini colorati verso il cielo.

�Questo - ha detto Momigliano - � un segnale che le religioni possono indicare percorsi di pace. La pace � una ricerca dell�uomo: le religioni devono cos� ritrovare un ruolo importante�.

Per Salah Hussein, �� difficile pensare alla pace quando c�� ingiustizia e la buona volont� degli uomini, davanti ai massacri e alle ingiustizie, pu� fermarsi. La pace ha bisogno di una giustizia giusta per potersi affermare�.

�Il 2003 � stato il quarantesimo anniversario della pubblicazione dell�enciclica �Pacem in terris� � ricorda Donano Saracino, della comunit� di Sant�Egidio � cos� per il secondo anno consecutivo si � deciso di riproporre un appuntamento nel nome della non violenza per ricordare la ricorrenza�.

La prima parte dell�incontro si svolge tra il salone dell�Annunziata e la strada, ed � un�occasione di dialogo in territorio, ed � un�occasione di dialogo in territorio neutrale che si rivela unica per la partecipazione dei leader religiosi di comunit� religiose che a livello mondiale sono spesso in conflitto. �Ma Bin Laden non � il capo religioso dei musulmani, cos� come Bush non � una guida per i cattolici - dice l�imam Hussein - non dovete confondere l�islam con il terrorismo�.

Poi, la cerimonia si trasferisce a San Lorenzo e diventa preghiera dei cattolici, riuniti fino a gremire la cattedrale per la messa di inizio anno celebrata dal cardinale. La fiumana di oltre cinquecento persone riunite nel corteo diventa un mare di oltre mille fedeli che aspettano le parole dell�arcivescovo.

�La pace � la premessa a ogni giustizia � scandisce Bertone � la via del dialogo � una strada obbligata�. Tra le panche di San Lorenzo sorridono i bambini e i ragazzi del Paese dell�arcobaleno di Sant�Egidio, giovani di tutti i continenti riuniti attraverso le iniziative delle �scuole della pace�, i doposcuola gestiti da Sant�Egidio. �Pi� di duecento bambini frequentano i nostri appuntamenti di doposcuola a Begato, a Cornigiiano e nel centro storico � dice Sergio Casali, animatore di Sant�Egidio � sono stranieri e italiani, ma anche nomadi dei campi della Foce e di Molassana. Vengono da realt� nelle quali � difficile essere bambini�. Sono giovani come Ahlem, 12 anni, ragazzina del Marocco che frequenta le scuola della pace da quando era in fasce ed � l� per dire che �c�� bisogno di pace nel mondo�.

Le parole portate nel cuore e trasmesse attraverso decine di fotocopie distribuite in strada e in chiesa sono quelle del Papa polacco, pronunciate per la celebrazione della Giornata mondiale della pace: �Ascoltate tutti l�umile appello del successore di Pietro che grida: oggi ancora, all�inizio del nuovo anno 2004, la pace resta possibile. E se � possibile, la pace � anche doverosa�.

Bruno Viani