Comunità di S.Egidio


 

La Citt� di Salerno

04/01/2004

Soddisfatti gli organizzatori della comunit� S. Egidio: �Tanta prontezza e generosit� fanno onore al territorio�
In mille per dire no a tutte le guerre
Il forte vento non ferma la fiaccolata lungo le vie del centro

 

Le bandiere arcobaleno della pace irrompono nello shopping del sabato. Fiaccole e cartelli si fanno largo tra la folla di via Mercanti e corso Vittorio Emanuele, per ricordare che in ventotto Paesi del mondo si combattono guerre che contano, ogni anno, milioni di morti. Sono stati un migliaio ieri sera i salernitani che hanno dato forma al corteo promosso dalla Comunit� di Sant'Egidio e organizzato dall'Arcidiocesi di Salerno. Un serpentone umano sferzato dal vento, che nel pomeriggio aveva fatto temere il fallimento dell'iniziativa. Invece l'affluenza � stata massiccia: associazioni cattoliche e laiche, istituzioni, ma anche tanti singoli che hanno voluto raccogliere cos� l'appello lanciato dal Papa. �Tanta prontezza e generosit� fanno onore a Salerno�, dir� in conclusione don Mariano Imperato, a nome di quella comunit� di Sant'Egidio che ha organizzato la manifestazione in 200 citt� di 70 Paesi e che a dicembre ha avanzato la proposta anche alla Diocesi salernitana. Il corteo parte alle 19,30 dal Duomo, guidato da uno striscione che chiede ''pace in tutte le terre''. Unico accorgimento quello di tenere le fiaccole sulle fasce laterali, per evitare rischi. Le tre soste previste dal programma vengono tutte rispettate, �ma facciamo interventi brevi� si bisbigliano gli organizzatori. La prima tappa � quella a Sant'Agostino, davanti il santuario di Maria di Costantinopoli. Prende la parola Antonio Mattone, rappresentante napoletano di Sant'Egidio: �Conosciamo l'orrore delle guerre - spiega - per questo manifestiamo per la pace�. Il fiume umano che attraversa il centro � punteggiato dai cartelli con l'effigie del Papa e da quelli che riportano i nomi dei Paesi in guerra. Si ferma una seconda volta nella piazzetta del Crocifisso, dove si ricordano i martiri salernitani Clemente, Cassiano e Paolina e si sottolinea il dramma di una Chiesa che, dopo duemila anni, torna a sentirsi perseguitata: �Mai come nel ventesimo secolo si � versato tanto sangue per Cristo. Sono oltre 12mila i religiosi uccisi e 45 milioni i cristiani morti per ragioni collegate alla fede�. C'� pure l'impegno contro la pena di morte, ribadito nella piazza Portanova dove venivano uccisi i condannati. La marcia si conclude all'incrocio con via Dei Principati, col discorso di Pierro. Poi si torna a casa. (c.d.m.)