Comunità di S.Egidio


 

18/01/2004

ECUMENISMO E DIALOGO
All�inizio della Settimana di preghiera, esce un volume sui �testimoni dello spirito� come ponte tra le confessioni

Novecento dei martiri, crocevia per l�unit�
Riccardi: la memoria, un dovere per i cristiani Bianchi: testimonianza comune offerta a un mondo in cerca di una ragione per vivere

 

�Al termine del secondo millennio la Chiesa � diventata nuovamente Chiesa dei martiri�. Inoltre, �la testimonianza fino allo spargimento del sangue � stata patrimonio comune di cattolici, ortodossi, protestanti, anglicani�. E �l'ecumenismo dei santi e dei martiri � forse il pi� convincente�. Queste affermazioni di Giovanni Paolo II nella Tertio millennio adveniente hanno fatto da sfondo, durante la preparazione e la celebrazione del Giubileo, ma anche nei quattro anni trascorsi dal suo inizio, a tutta una serie di ricostruzioni storiche, teologiche, a una Commissione �Nuovi martiri�, a elenchi ragionati di testimoni delle diverse confessioni e a martirologi ecumenici. Un lavoro enorme che ha coinvolto le diverse confessioni. Non mancano tentativi di trasmettere l'esempio di questi testimoni alle nuove generazioni: in questo senso va la recente proposta, venuta da Colonia, di mettere i giovani della Gmg 2005 di fronte all'esempio ecumenico di resistenza al nazismo offerto dai ragazzi della Rosa Bianca, cattolici, protestanti e un ortodosso. All'inizio della Settimana di preghiera per l'unit� dei cristiani, che si apre oggi - e che � dedicata al tema della pace, per la quale molti dei martiri si sono battuti e sono morti - esce un contributo per far entrare questa consapevolezza nel tessuto quotidiano della vita cristiana, della spiritualit�. � il bel volume delle Edizioni Paoline Testimoni dello Spirito (pagine 188, euro 9,50, il libreria da domani) che ripropone quattro eminenti figure di cristiani che hanno pagato con la vita la loro fedelt� al Vangelo davanti agli orrori del Novecento: il teologo ortodosso Pavel Florenskij, morto nel 1937 nel campo di concentramento sovietico delle Isole Solovki; la filosofa e monaca carmelitana Edith Stein, che ha pagato ad Auschwitz la sua origine ebraica; il teologo e pastore luterano Dietrich Bonhoeffer, impiccato nel 1945 nel carcere di Flossenburg resistenza antihitleriana; infine, il sacerdote polacco Jerzy Popieluszko, vicino al movimento di Solidarnosc, ucciso nel 1984 (i saggi sono rispettivamente di Maria Giovanna Valenziano, Carla Bettinelli, Giuseppe Bellia e Luciana Mirri). L'ouverture storica e la postfazione sono di Andrea Riccardi ed Enzo Bianchi, rispettivamente fondatore e presidente della comunit� di Sant'Egidio e priore della comunit� monastica di Bose, due tra le realt� che pi� in questi anni si sono spese per tenere viva una memoria dei martiri che va oltre i "recinti" confessionali. Riccardi mette in luce i diversi tipi di martirio, da quello procurato dalle rovinose ideologie totalitarie, a quello della carit�. Una galassia ancora in gran parte sconosciuta, avverte lo storico, che ricorda come i martiri ufficialmente elevati agli altari da Papa Wojtyla siano oltre 400. �Ma la gran parte dei caduti - scrive lo studioso - non sono stati investiti (e forse non lo saranno mai) da un processo canonico. Eppure sono stati uccisi proprio perch� cristiani�. Perci� � quanto mai attuale �aprire un testamento vissuto da parte dei cristiani del Novecento. Lo pu� fare la cultura, lo debbono fare le comunit� cristiane, meditando su questa "forza debole" del cristianesimo�. Bianchi evidenzia come la testimonianza comune dei cristiani nel martirio sia essenziale �affinch� il mondo creda�; un mondo in cerca di �una ragione per cui valga la pena di vivere�, che si ha solo se l'uomo ha anche una ragione per morire. �Ecco una risposta che i cristiani possono dare al mondo come vera evangelizzazione: il cardinale Etchegaray ha potuto dire che i sette trappisti e il vescovo Claverie di Orano con la loro morte "in pochi giorni hanno rievangelizzato la Francia intera"�, sottolinea il monaco. La memoria di questi uomini e donne �, poi, essenziale al progresso stesso del dialogo ecumenico; va alle sue radici, nota il curatore del volume, Natalino Valentini: �Anche se la santit� e il martirio sono spesso il tesoro particolare che le diverse Chiese rivendicano come caratteristica propria ed esclusiva, di fatto queste esperienze testimoniali della fede, frutti della lucida persuasione interiore che giunge fino all'offerta della propria vita, toccano il cuore del messaggio del Nuovo Testamento sulla reale unit� in Cristo�.

Gianni Santamaria