Oggi 27 gennaio si celebra in tutta Italia la Giornata della Memoria. Una data simbolica, stabilita dalla legge del 20 luglio 2000, che ricorda il giorno della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche (era il 27 gennaio del �45) e invita a non dimenticare gli orrori �dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti�. Come in tutto il paese, anche nelle principali stazioni ferroviarie si svolgono importanti iniziative. In particolar modo, Roma Termini e Milano Centrale sono i due scali maggiormente coinvolti.
L�Olocausto fu una tragedia che coinvolse il popolo ebraico ma non solo. Nella stazione della Capitale si condivide la memoria del popolo nomade, ricordandone la cultura e le persecuzioni razziali subite durante il nazismo e nei campi di concentramento. Tra i binari dello scalo meneghino invece, come ogni anno cittadini e esponenti delle istituzioni si riuniscono in memoria della deportazione degli ebrei milanesi avvenuta il 30 gennaio del 1944 dalla stazione Centrale. Il corteo e la commemorazione di questo sessantesimo anniversario si svolgeranno gioved� 29 gennaio alle 18.
La Giornata della Memoria rappresenta un momento di condivisione e di apertura verso i popoli che hanno subito e tuttora continuano a soffrire per le discriminazioni, la segregazione razziale e la violazione dei diritti umani. Tutte le iniziative di questi giorni manifestano un impegno concreto a mantenere viva la memoria e trasmettere la conoscenza e la consapevolezza della storia dei popoli, un impegno che non � confinato al solo giorno della commemorazione.
Quel treno per Auschwitz
Gioved� pomeriggio, a partire dalle 18, la Comunit� Ebraica di Milano e la Comunit� di Sant�Egidio si ritrovano in stazione per ricordare la deportazione degli ebrei milanesi del 30 gennaio 1944 e dei mesi successivi. Dei 4500 ebrei che risiedevano a Milano, 1246 furono deportati. Per questo triste anniversario di memoria milanese, la prima sosta sar� nei sotterranei della Centrale, dove partirono i convogli diretti ai campi di sterminio. Qui ancora oggi si possono vedere i binari e i vecchi vagoni e qui Liliana Segre, deportata ad Auschwitz il 30 gennaio di sessant�anni fa, porter� la sua testimonianza. Aveva tredici anni quando fu arrestata dai fascisti italiani l�8 dicembre del �43 e la mattina del 30 gennaio venne trasferita da San Vittore alla Stazione Centrale. Di quella mattina, disse l�anno scorso durante la commemorazione, �ricordo i camion, la violenza inaudita con cui ci scaricarono, i fari nel buio del sottopassaggio�e poi, l�arrivo del treno, il silenzio di tutti, il rumore osceno degli assassini intorno a noi. Tutto � cominciato da qui�. Il suo convoglio conteneva 605 persone di cui 36 erano bambini, ma da quel viaggio tornarono solo in pochissimi. Liliana Segre, numero 75190, � l�unica sopravvissuta della sua famiglia. La sua testimonianza, insieme a tante altre, � raccolta in un libro edito da Feltrinelli, Voci della Shoah, che riunisce le storie dei sopravvissuti all�Olocausto.
Il corteo salir� poi ai binari sostando davanti alla lapide commemorativa posta nel 1998 presso il binario 21. L�incontro si concluder� nella Sala Reale (ingresso da via Ferrante Aporti 3) con gli interventi del Rabbino Capo di Milano Rav Giuseppe Laras, del cardinale Dionigi Tettamanzi vescovo di Milano, di Giovanna Massariello dell�associazione nazionale Ex-Deportati, di Giorgio Del Zanna della Comunit� di Sant�Egidio e con altre testimonianze pubbliche, tra cui quelle dei massacri in Rwanda, di cui quest�anno ricorre il decimo anniversario.
�La memoria dei fatti deve aiutarci a non ripeterli. � essenziale far tesoro del passato per non dimenticarlo e per combattere la cultura dell�odio, della diversit� e della discriminazione razziale� ricorda la Comunit� di Sant�Egidio, che insieme alla Comunit� Ebraica di Milano ogni anno organizza la cerimonia commemorativa.
Silvia Del Vecchio
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