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16/02/2004 |
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Dal cuore di Napoli arriva un aiuto per gli anziani della Comunit� di Sant'Egidio. Una maratona della solidariet�, con "Trenta ore per la Vita" in diretta sulle reti Rai durante il programma "Uno mattina", si � tenuta ieri in piazza San Domenico Maggiore dalle 9 fino al tardo pomeriggio. Un vasetto di miele offerto da "Trenta ore per la Vita" in cambio di una piccola offerta per le generazioni dei "giovani di un tempo", un baratto che non � costato tanta fatica ai cittadini dal cuore grande. Obiettivo di questa giornata � stato regalare agli anziani, spesso abbandonati e vittime di una solitudine pressante, un approdo felice alla riva della vecchiaia. �Aiutiamo gli anziani a vivere nelle proprie case. Aiutiamoli a vivere meglio�, un' esortazione diretta a tutti coloro che prima o poi arriveranno alla tappa della terza et� e che saranno invitati dai familiari a lasciare le proprie case. Proprio questo il momento che strugge. Quando infatti cominciano a dare i primi cenni di stanchezza fisica e quando iniziano a non essere pi� del tutto autosufficienti, giunge il momento della resa. I parenti costringono gli anziani ad abbandonare le proprie dimore e con loro i ricordi e gli affetti. L'addio a quei "contenitori" di ricordi e piccole speranze � straziante, a volte pi� della morte. Per questo si batte la Comunit� di Sant'Egidio insieme all'esercito di "Trenta ore per la Vita". In tanti hanno preso parte all'evento, da un lato i volontari accompagnati da decine di anziani accuditi dai propri "angeli" e dall'altro i napoletani pi� sensibili pronti a donare qualche euro. Testimonial della giornata Valentina Stella, che ancora una volta ha garantito la sua presenza per una causa nobile. �Rendiamo questo approdo felice attraverso questa grande rete di solidariet� - ha detto Bianca Frattini, responsabile della Comunit� di Sant'Egidio a Napoli -Viva gli anziani che hanno trovato un senso alla loro vita, quelli presenti in piazza questa mattina sono molto attivi e esprimono solidariet� ai pi� sfortunati. Alcuni sono amici di penna con i detenuti nel braccio della morte negli Usa, altri hanno rapporti con i detenuti del carcere di Poggioreale, insomma in tanti si attivano confermando di essere quella risorsa di cui tanto si parla�.
Alessandra Fabrizio
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