Il diritto alle cure � un nuovo diritto umano. � radicato nel pi� antico di tutti, il pi� inviolabile e il pi� violato, il diritto di vivere. Il diritto alla terapia, se guardiamo a Sud, in Africa, � un punto interrogativo talmente grande da essere insopportabile e, per questo, ignorato. Se fossimo in un mondo normale e tra gente normale diremmo: occorre fermare il genocidio dell'Africa, un intero continente. Trenta milioni di persone con il problema dell'Hiv-Aids e appena 70 mila toccati dalla terapia. Il mondo continua a parlare di prevenzione e quando rende accessibile solo uno dei tre farmaci, per diminuire il numero di quelli che nascono gi� con il virus, dimenticando di curare e salvare le madri, parla di terapia. Anche se di prevenzione senza terapia si tratta in realt�. Bisogna immaginare un mondo senz'Africa, un'Africa senza giovani e adulti, terra coltivabile senza persone che la coltivano, per capire di cosa stiamo parlando: il diritto alla terapia.
Non � ancora garantito, ed � tardi ma possiamo ancora intervenire. Finora c'era un grande alibi: le medicine costavano troppo, i brevetti delle multinazionali rendevano impossibili le cure. In realt� i farmaci generici gi� oggi costano sotto i 300 dollari all'anno, invece che pi� di 10 mila. Per anni le agenzie internazionali, i governi ricchi e i Paesi africani hanno sostenuto (in buona coscienza?) che per l'Africa solo la prevenzione era possibile. Alla fine il problema del prezzo dei farmaci era una scappatoia per tutti. Tranne per chi scompare, come gli uomini e le donne e i bambini con l'Aids, e come il futuro dell'Africa, inghiottiti. Cambiare. Ma cosa? Diritto alla terapia �: 1. diritto alle cure e non solo a un po' di medicine, o alla monoterapia (invece della triterapia), come nel caso dell'inizio della distribuzione della Nevirapina in Africa. 2. Diritto ad avere i laboratori e le infrastrutture che permettono di combattere con l'Aids, la malnutrizione, la malaria, la Tbc, le infezioni opportunisti che. 3. I prezzi dei materiali a perdere (i guanti, gli aghi, le siringhe, i kit di laboratorio oggi rappresentano un'altra strettoia da superare) ma non c'� stata sinora attenzione internazionale.
Chi scrive � appena tornato dal Mozambico e dal Sudafrica e pu� dire che oggi c'� per la prima volta almeno un modello di intervento che funziona per vivere con l'Aids anche in Africa, come in Europa. Si chiama Dream, � replicabile, compatibile economicamente, fa nascere sani 97 bambini su 100 e fa vivere 9 adulti in terapia su 10.
Governi, agenzie internazionali, case farmaceutiche hanno meno alibi per continuare a fare errori che possono pesare drammaticamente sul presente dell'Africa e sulla nostra coscienza. � il momento di due passi: le grandi multinazionali - che gi� offrono gratuitamente alcuni farmaci - possono dire di s� a una proposta: accettare di produrre o di far produrre i tre principi attivi in un unico farmaco, per l'Africa e il resto del Sud del mondo, a prezzi di costo. Senza rinunciare ai brevetti e al nostro mercato. Senza rischiare un mercato parallelo perch� il prodotto � completamente diverso. Senza assumersi l'insostenibile responsabilit� di aspettare gli anni necessari per l'autoproduzione dei generici dove c'� pi� Aids. � una proposta che � gi� stata avanzata, urge accoglierla.
E per il Global Fund � il tempo per esistere davvero, di diventare il volano della coscienza per la terapia che ancora non c'�, senza guerra di religione verso i produttori di farmaci generici o verso le multinazionali (pochi sanno che i farmaci di seconda linea - indispensabili quando appaiono le resistenze del virus - sono gi� troppo complessi per chi fa i cosiddetti generici). � una grande occasione. La Chiesa, le Chiese, gli uomini e le donne di buona volont� indicano una strada che, come tutte le strade vere, alla fine � anche l'unica possibile per tutti.
Mario Marazziti
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