Comunità di S.Egidio


 

17/04/2004

Il sindaco di Roma Veltroni in testa al corteo con ambientalisti, politici e sindacalisti: "Per ricordare un continente dimenticato"
In centomila tra ritmi e colori l'Africa in festa per le vie di Roma
Numerosa la partecipazione malgrado la pioggia poi il grande concerto in piazza del Popolo

 

ROMA - Centomila, secondo gli organizzatori, hanno sfilato in corteo per le strade di Roma, bagnata dalla pioggia. Stop alle armi, cancellare il debito, farmaci gratis, le parole d'ordine della prima manifestazione nazionale che, in una capitale occidentale, ha portato le persone in piazza per il destino del continente africano. Persone giunte da tutta Italia e molti africani.

Hanno sfilato, tra gli altri, il sindaco di Roma Walter Veltroni, tra i principali promotori dell'iniziativa, il presidente della Provincia Enrico Gasbarra, il segretario della Cgil Guglielmo Epifani, quello della Cisl Savino Pezzotta, e della Uil Luigi Angeletti. Presenti anche Francesco Rutelli, il verde Alfonso Pecoraro Scanio, Francesco Giordano di Rifondazione comunista e i consiglieri comunali aggiunti recentemente eletti in Campidoglio. Dominano le delegazioni degli ambientalisti che invitano a salvare l'Africa dalla povert� agendo sulla tutela dell'ambiente.

E' stato lo stesso Veltroni a dirsi soddisfatto dell'iniziativa romana che ha prodotto, ha detto, "almeno il risveglio delle coscienze su un tema, quello dell'Africa, che deve essere affrontato con maggiore seriet� da parte di tutte le istituzioni europee. L'Africa, se lasciata a se stessa, pu� diventare una polveriera che, prima o poi, ci scoppier� tra le mani".

"I drammi che oggi investono l'umanit�" ha fatto eco Francesco Rutelli "sono amplificati in maniera tragica proprio nel continente africano. Questa manifestazione � importante perch� dimostra che ci si pu� occupare non solo delle urgenze ma di preparare un futuro che scongiuri le tragedie. Anche questo" ha aggiunto, "� un modo per lottare contro il terrorismo".

Poi i leader sindacali. "Questa � la pi� commovente e pi� entusiasmante delle manifestazioni a cui ho partecipato", ha detto il leader della Cgil, Guglielmo Epifani. Savino Pezzotta ha messo l'accento sugli impegni futuri che il sindacato vuole assumersi proprio per rilanciare il sindacalismo in Africa.

"Ho l'Africa nel cuore" � il primo striscione in testa al corteo, divenuto lo slogan della due giorni che ha voluto risvegliare le coscienze europee sulle 15 guerre dimenticate in Africa che stanno producendo un vero e proprio Olocausto con milioni di vittime. "Una festa per ricordare un continente dimenticato, ma una festa anche per dire basta alle guerre" hanno scandito i partecipanti.

"I ricchi fanno debiti, i poveri li pagano", "Furbizia: dare 10 in cambio di 1000", "Meno retorica, pi� cooperazione": sono solo alcuni degli slogan urlati. Gridano pi� pace e diritti le folte delegazioni della comunit� di Sant'Egidio (la pi� numerosa, la pi� colorata) e dell'Amref (che ha deciso di sfilare portando decine e decine di palloncini neri e gridando "Basta poco, che ce vo?").

Chiedono uno sviluppo giusto e eco-compatibile gli ambientalisti, Wwf e Legambiente, innanzitutto. Vogliono giustizia sociale e tutela dei lavoratori i sindacalisti. E c'� anche chi, per lavoro, chiede diritti e attenzione per l'Africa: lo fa l'ambulante che a piazza Barberini vende i fischietti "anti-debito" e quelli "anti-medicinali a pagamento".

Le migliaia di persone si sono ritrovate al termine del corteo in piazza del Popolo accolte da grandi colombe bianche di carta, le bandiere dei paesi africani, ma anche uno striscione che ricorda il dramma dell'iraq ("Fuori l'Italia dalla guerra, fuori i soldati dall'Iraq"). Poi parte la musica di Paola Turci, Max Gazz�, Daniele Silvestri e, a chiudere, Youssou N'Dour. Musiche e canzoni alternate da interventi di missionari e volontari in Africa.