Comunità di S.Egidio


 

24/04/2004


BAMBINI D'ITALIA
Piccoli immigrati, futuri cittadini

 

Sulla scia di una campagna di sensibilizzazione verso le famiglie di immigrati che vivono nel nostro Paese, avviata nella capitale, si � svolta anche a Napoli, presso l'istituto' comprensivo "Bovio-Colletta", l'iniziativa "Bambini d'Italia". Organizzata dalla Comunit� di Sant'Egidio, la manifestazione � stata l'occasione per ribadire un appello, gi� sottoscritto da oltre mille persone, tra cui il primario di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale "Monaldi", Carlo Vosa e il rettore dell'Universit� Federico II, Guido Trombetti, per la riforma della normativa sulla cittadinanza che consente ai bambini nati nella Penisola di diventare cittadini italiani. �L'Italia - ha spiegato Vincenzo Somma, rappresentante della Comunit� di Sant'Egidio - ha in materia di naturalizzazione degli adulti, la normativa pi� restrittiva d'Europa mentre non ne ha nessuna in materia di acquisto della cittadinanza per i minorenni�. La scelta di presentare l'iniziativa nella scuola di via Carbonara non � stata casuale. L'istituto conta, infatti, la pi� alta percentuale cittadina di alunni immigrati. E i bambini sono stati i protagonisti dell'incontro, chiamati a confrontarsi sui diritti riservati ai minori immigrati, formulando una serie di domande, raccolte dalla preside, Annarita Quagliariello che ha mostrato loro un filinato in cui si racconta la morte di due bambini africani che, per sfuggire dalla realt� del proprio paese, avevano tentato di raggiungere il nostro continente, imbarcandosi nel vano carrelli di un aereo diretto a Bruxelles. Commovente la lettura, della lettera dei due ragazzini scritta ai potenti della Terra in cui si chiede di favorire condizioni di sviluppo nei paesi del Terzo Mondo.

�A Napoli - ha detto Francesco Dandolo, docente di Economia alla Federico II � non ci sono molte iniziative a favore degli immigrati e questo incrementa la loro emarginazione�.

Luca Saulino