Comunità di S.Egidio


 

24/04/2004


La comunit� di Sant'Egidio: �Nuove leggi di cittadinanza�

 

Riformare la legge sulla cittadinanza: un impegno e una proposta avanzati dalla Comunit� di Sant'Egidio, presentati ieri a Parma durante una conferenza stampa. L'iniziativa � supportata da una raccolta di firme (iniziata ieri in piazza della Steccata) e da uno spettacolo che si svolger� il 24 maggio in piazzale Picelli, durante il quale saranno coinvolte anche le scuole della citt�.

Tre i punti della proposta illustrati dal presidente della �Sant'Egidio� di Parma, Bruno Scaltriti: �Acquisizione della cittadinanza italiana ai minori, figli di extracomunitari, nati in Italia con i seguenti requisiti: presenza del genitore da almeno due anni. Per il minore che arriva nel nostro Paese dopo la nascita, invece, sarebbe richiesta la presenza e la partecipazione attiva alla vita del paese in cui, da bambini, ci si inserisce, alla sua scuola, alla formazione professionale e anche al lavoro. Infine, diventi italiano anche l'adulto che sia regolarmente sul territorio da almeno sei anni�.

Una serie di proposte nata dalle finalit� proprie di questa associazione, nata a Roma nel '68. �Ci occupiamo specificatamente delle fasce deboli � spiega Scaltriti _. Chi c'� pi� debole di un bambino? Spesso, infatti, ci occupiamo di loro�.

Un diritto di cittadinanza che, secondo l'esponente parmigiano della comunit� �non viene concessa a persone che sono qui da molti anni, frequentano le nostre scuole e hanno assimilato la nostra cultura. Faccio un esempio di due giovani "parmigiane", Ornella e Leni che vengono da Congo e Per� ma parlano italiano e, come dicono loro "studiano qui, amano la nostra cucina, tifano per la nostra nazionale di calcio, ascoltano Ligabue e Giorgia" ma hanno problemi a spostarsi da una nazione ad un'altra�.