Padova � stata teatro ieri, come altre undici citt� italiane, di "Bambini d'Italia", la manifestazione indetta dalla Comunit� di Sant'Egidio per sollecitare una riforma della legge sulla cittadinanza (legge n.91/1992) nonch� per sensibilizzare l'opinione pubblica su questa tematica. L'attuale normativa appare infatti inadeguata dinnanzi a quella che � la nuova diffusa realt� degli ultimi anni, ossia l'inserimento stabile di cittadini stranieri nel nostro paese. A non essere tutelati sono soprattutto i pi� piccoli, tanto � che oggi sia nel caso in cui un bambino nasca in Italia da cittadini stranieri sia nel caso in cui il bambino straniero arrivi in Italia in et� prescolare, non c'� possibilit� per questo di essere riconosciuto cittadino italiano finch� � minorenne. E anche per gli adulti la legge appare piuttosto restrittiva. "Il nostro servizio minori - puntualizza Alessandra Coin, responsabile della Comunit� Sant'Egidio di Padova - � attivo da 12 anni e, avendo avuto modo di conoscere a fondo la realt� vissuta da questi bambini e dalle loro famiglie, � nata l'idea di avanzare una proposta di riforma che prevede facilitazioni per l'acquisizione della cittadinanza con modifiche alla legge 1992". "Riteniamo - prosegue Laura Schiavon, responsabile servizio minori Comunit� Sant'Egidio - che la normativa italiana debba considerare la condizione di questi bambini che, pure sentendosi italiani a tutti gli effetti avendo acquisito la nostra cultura e lingua, non hanno il diritto di appartenervi".
Pienamente concordi sono apparsi gli onorevoli Luca Volont� (UDC) e Franca Bimbi (Margherita), entrambi impegnati con due proposte di legge a conferma di un interesse trasversale sulla problematica. "Le modifiche alla legge contenute nella nostra proposta - sottolinea l'onorevole Volont� - sono in linea con quelle della Comunit� di Sant'Egidio e rappresentano un punto di evoluzione su un tema europeo come quello del diritto alla cittadinanza , puntando a governare l'integrazione con giustizia ed equit�." "La proposta avanzata - conclude l'onorevole Bimbi - non � solo un progetto di legge a favore dei bambini, ma anche pi� in generale a favore delle famiglie. Puntiamo a sostenere la crescita di una famiglia che diventi italiana per scelta avendone assimilato lingua e cultura." Nel pomeriggio una nutrita rappresentanza di bambini ha animato con canti e slogan la piazzetta antistante il Municipio, mentre una delegazione della Comunit� � stata ricevuta in Comune per chiedere all'assessore Marco Marin l'impegno ad approvare in giunta una mozione e agli onorevoli presenti di sostenere l'iniziativa a livello parlamentare.
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