Comunità di S.Egidio


 

02/05/2004

CATTOLICI, EVANGELICI E ORTODOSSI SI RIUNISCONO A STOCCARDA
INSIEME PER L'EUROPA PARTENDO DALLO SPIRITO

 

L'Europa � arrivata in questi giorni a un appuntamento decisivo: l'allargamento a 25 Paesi. I confini dell'Unione sono tracciati. Ma chi si sente europeo? E chi sono gli europei?

Ancora non � stato definito l'Atto costituzionale dell'Unione, ma, a quanto � dato di capire, non si tratta di un testo "forte" sull'identit� profonda del nostro continente e sulle sue autentiche radici. In fondo, le istituzioni europee e i processi connessi restano piuttosto lontani dai cittadini.

L'Unione � fatta, ma occorre fare gli europei. Insomma, � necessario un sentimento europeo largo e condiviso dai cittadini del continente.

Proprio nel quadro di questo sentimento europeo partecipato, movimenti cattolici, evangelici e ortodossi si ritrovano a Stoccarda, l'8 maggio 2004, anniversario della fine della seconda guerra mondiale, per una giornata all'insegna del motto: "Insieme per l'Europa".

Cattolici, evangelici e ortodossi si diranno insieme europei: l'ecumenismo � un appuntamento pi� che mai decisivo per l'Europa intera. Le diversit� non sono motivo di conflitto; ma in Europa si parlano, collaborano, dialogano.

� significativo, infatti, che accanto a tante presenze cristiane non mancheranno a Stoccarda anche osservatori ebrei e musulmani. L'appuntamento di Stoccarda si qualifica come un incontro di "popolo cristiano" che ricorda come esista una dimensione specifica dell'Europa, quella dello spirito.

L'Unione � nata dalle rovine della seconda guerra mondiale, quando alcuni grandi leader europei hanno compreso che i loro Paesi non potevano pi� continuare a combattersi.

Europa unita ha significato pace tra gli europei: sulla pace si � costruita la cooperazione economica e sono cresciute le istituzioni europee. Questa Europa nasce dal dolore dei campi di battaglia e, soprattutto, dall'orrore di Auschwitz. Sarebbe meglio ricordare questa genesi storica e morale dell'Europa nel suo Atto costituzionale, magari unendola al ripudio dell'antisemitismo.

Questa Europa ha una storia: quella delle sue radici cristiane. I confini dell'Europa e la sua identit� nascono nell'alveo del cristianesimo. Anche questo sarebbe bene rammentare. Non lo si dice con spirito di esclusivismo, ma per radicare in profondit� l'Unione. Oggi siamo tutti consapevoli che l'Europa � una terra di convivenza tra mondi differenti. Ma lo � dopo specifiche esperienze dolorose e su radici storiche non comparabili. La storia europea � un intrecciarsi particolare della dimensione spirituale con quella politica ed economica. C'� una specificit� in questo senso.

Oggi l'Europa si deve ridefinire innanzi al mondo. Su di essa pesano minacce terroristiche. La paura spinge a chiudersi. Bin Laden, in uno dei suoi messaggi, ha dichiarato: �Occorre rispondere con le armi al dialogo�. L'Europa dello spirito si muove in ben altro senso.

"Insieme per l'Europa" nasce dal dialogo ecumenico tra identit� profonde e ben radicate: ricorda che l'Europa dello spirito si proietta nel mondo con un atteggiamento di dialogo, convinta di avere una sua parte nel mondo contemporaneo, non pi� quella di ieri, ma una nuova da costruire.

Attraverso il dialogo e la cooperazione, questa Europa si colloca di fronte ai diversi mondi vicini: al Nord America, parte della stessa civilt� occidentale; al mondo slavo-russo, esterno ma anche interno all'Unione; al mondo musulmano, percorso da una crisi terribile; all'Africa, per tanti versi legata all'Europa; all'America latina, lontana geograficamente ma non cos� culturalmente.

Per�, per avere una sua parte nel mondo contemporaneo, l'Europa non pu� ridursi solo ai suoi interessi economici. C'� una dimensione spirituale che rende tali gli europei e che proietta l'Unione fuori dal continente. � questa dimensione spirituale che vogliono ricordare i tanti cristiani di ogni provenienza raccolti a Stoccarda.

Andrea Riccardi