Comunità di S.Egidio


 

09/05/2004

Quasi duecento movimenti cattolici, ortodossi, protestanti e anglicani hanno trasformato per un giorno la citt� tedesca in un grande palcoscenico del dialogo tra le confessioni.
Stoccarda, dai cristiani i mattoni per l'Europa
Andrea Riccardi: nella convivenza tra i popoli il dna europeo. Chiara Lubich: urgente l'unit� tra i cristiani. Il pastore Aschoff: finalmente tante barriere sono cadute

 

Che l'Europa viva sempre pi� �insieme, non contrapposta�. � stato questo l'augurio del segretario del Consiglio d'Europa, l'austriaco Walter Schwimmer, ai diecimila che gremivano ieri il palasport di Stoccarda. Dietro la folla tutte le bandiere d'Europa. Davanti, sul palco, il logo della manifestazione Insieme per l'Europa, su fondo "blu-strasburgo" con tanti pallini gialli, che come stelle europee si muovono verso l'esterno. � stato l'uscire dai confini per pensare e agire in dimensione mondiale il leit motiv dell'incontro tra 175 tra comunit� e movimenti cristiani di tutta Europa e di tutte le confessioni radunatisi qui a Stoccarda. Insieme ricordando le tragedie del passato: ieri cadeva, infatti, l'anniversario della fine della seconda guerra mondiale. Si parla di pace, si canta la pace a Stoccarda. E nella prime file spunta anche una bandiera arcobaeno. Di pace e di guerra ha parlato Romano Prodi nel suo intervento. Ma � partito dai dolori delle due guerre del Novecento in Europa anche lo storico Andrea Riccardi, fondatore della comunit� di Sant'Egidio, per affermare il ruolo che il continente ha nel costuire la convivenza tra i popoli. Da 60 anni in Europa non si combatte, ma ci� non pu� bastare. �Come la guerra in Europa ha voluto dire guerra mondiale, oggi la pace europea sia pace mondiale�. Il Vecchio Continente � poi stato anche il generatore di tante speranze, � �la patria dei movimenti ed essi hanno il gusto dell'Europa�, ha proseguito Riccardi. E con il loro essere � trasversali, dal Portogallo all'Ucraina e al di l� delle frontiere stesse dell'Unione� possono fare della cittadinanza europea non uno sterile vivere in un'isola protetta, ma un'apertura all'essere cittadini del mondo�. Per questo occorre la logica del dono della fede, ricevuto e da comunicare. Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei Focolari, ha ricordato l'attualit� di molte figure del passato, cattolici, protestanti, ortodossi e anglicani. Due della Chiesa indivisa, Cirillo e Metodio , �crearono per l'evangelizzazione dei popoli slavi un alfabeto che ne esprime la lingua, salvando cos� la loro identit� culturale, forte segno che l'Europa unita dovr� sempre arricchirsi della sua variet�. La necessit� di trovare un linguaggio per parlare agli uomini e alle donne di oggi. E di fare unit� ancor prima che nel continente, tra i cristiani.

Il pastore Friedrich Aschoff presidente del Rinnovamento nello Spirito della Chiesa evangelica (Gge) ha ricordato la grande spinta data a questo processo dalla firma della Dichiarazione congiunta cattolico-luterana sulla dottrina della giustificazione, che poneva fine a 500 anni di steccati su una argomento chiave tra Roma e i figli della Riforma di Lutero. Proprio in quell'occasione (ottobre 1999) si svolse anche un incontro tra responsabili cattolici ed evangelici delle nuove comunit� e movimenti. Aschoff cita tre barriere che sono cadute, o almeno sono state intaccate: quella tra le confessioni, quella culturale e quella tra gerarchie e laici. �Nei movimenti spirituali sorti nell'ultimo secolo� essi �hanno acquistato una particolare dignit�. Dotati di doni spirituali, di carismi, possono andare incontro con efficacia alle particolari necessit� della Chiesa�. �Se vogliamo dare un futuro all'Europa - ha detto Ulrich Parzany, segretario generale del Cvjm, la sezione tedesca dello Ymca, il movimento ecumenico per la giovent� nato in Inghilterra nell'Ottocento - occorre necessariamente la stima per ogni singolo uomo. Dobbiamo evitare che le comunit� europee diventino ancor pi� giungla con una morale da bestie feroci�.

Sulla ricchezza che l'apertura ai carismi pu� dare alle Chiese cristiane hanno parlato nel pomeriggio, in un breve confronto, il cardinale Walter Kasper e il vescovo luterano della Baviera Johannes Friedrich. Un discorso non solo declinato al futuro. � un azione, infatti, che si snoda gi�, magari in silenzio. Nell'evangelizzazione, ad esempio, portata avanti attraverso i corsi Alpha, un'esperienza na ta in seno alla Chiesa anglicana, ma poi estesasi alle altre confessioni che consiste in corsi di dieci settimane per �apprendere� l'abc della fede (ora lo si pu� fare in 147 Paesi e in 47 lingue). Ma questo modo nuovo di agire tocca anche il versante della famiglia. O quello della spiritulit�. �Il lavoro quotidiano, caratterizzato da dure richieste e l'orientamento unilaterale della vita al massimo profitto spesso non fanno sentire pi� la voce del mistero interiore dell'uomo. Le sofferenze possono far impietrire�, ha detto suor Anna Maria aus der Wiesche, della Fraternit� di Cristo di Selbiz, un ordine interno alla Chiesa luterana, che si occupa dei poveri e di ospitare chi cerca silenzio e meditazione. C'� bisogno di fare unit� anche dentro di noi stessi.

Gianni Santamaria