Comunità di S.Egidio


 

09/05/2004


I sogni dei giovani disegnano il continente che verr�
Maja (Lituania): la mia storia, un dono per gli altri.
Clara (Spagna): insieme contro tutte le difficolt�.
Francesco (Italia): consumi pi� equi

 

La presenza dei giovani qui a Stoccarda si � fatta davvero sentire e vedere. Oltre ai canti che hanno catterizzato il Congresso, si sono visti in giro anche molti cartelloni, una sessantina, che portavano incise le parole chiave della manifestazione (fraternit�, unit�, cultura del dare). Li hanno portati duecento ragazzi e ragazze per farli vedere a tutti. E qualcuno ci ha comunicato la sua idea di Europa. Come Francesco, italiano, che vorrebbe cancellare i profitti che vengono dalla vendita di armi, e vorrebbe �utilizzare la stessa quantit� di risorse naturali che usano gli altri popoli del mondo, non venti o cinquanta volte di pi��. Una new entry nel consesso Ue, Maja, evangelica lituana dello Ymca: �Entrando in contatto con i giovani di altri Paesi ho scoperto che la mia identit� e dunque l'identit� del mio popolo, pu� essere un dono per gli altri�. La spagnola Clara ha vissuto una particolare solidariet� l'11 marzo, quando dopo l'attentato ha ricevuto messaggi da tutto il mondo: �Quest'unit� � pi� forte della morte e vogliamo testimoniare che � l'unica via per risolvere i problemi del mondo�. C'� poi un finlandese, che come tale in Europa c'era gi� da tempo. Ma � anche un sacerdote ortodosso e lo si vede dal lungo abito nero con croce pettorale e dal caratteristico copricapo. E perci� in Europa - con l'ingresso di nazioni come Cipro, unico a maggioranza ortodossa, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia - va a rafforzare il numero degli ortodossi presenti nell'Ue. Lui � padre Hikki Huttinen, che qui a Strasburgo rappresenta Syndesmos, federazione di 126 movimenti giovanili e di facolt� teologiche sparsi nel mondo (in Germania c'� anche una delegazione libanese). Al movimento, nato dopo la guerra come forum di discussione all'interno dell'ortodossia in Francia, Siria, Libano, Siria, Grecia e America, si deve un certo risveglio missionario e della vita parrocchiale nel seno dell'ortodossia e af cadere della barriere in seno a quella della diaspora. �L'esempio pi� forte di influsso in Europa lo abbiamo avuto in Polonia�, risponde. �Ai tempi di Solidarnosc anche i giovani ortodossi polacchi, cominciarono a lavorare con forza, prima che in ogni altro Paese dell'Est. E hanno davvero rinnovato la Chiesa ortodossa polacca dall'interno�.

Il caso polacco, continua padre Hikki, � davvero intressante. Minoranza di un milione di persone, �che vivono tra i piccoli vilaggi rurali e le grandi citt� di tipo europeo� e che, come quelle degli altri Paesi entrati nell'Ue, non si sente di poco conto o menomate dalla situazione economica sfavorevole. �Penso che le minoranze ortodosse hanno ora il compito di ricordare quei Paesi pi� poveri e di costruire ponti con quelli ortodossi (Romania, Bulgaria...) che sono rimasti fuori. E allo stesso tempo ricordare che siamo fratelli e sorelle dell'intera umanit�. Mi ha colpito molto l'appello di Andrea Riccardi per l'Africa, cos� lontana, ma anche cos� vicina�.

Gianni Santamaria