GENOVA, 28 MAG - � stata soprannominata la 'guida
Michelin dei pover�, e indicher� ai barboni di Genova
indirizzi e numeri di telefono di luoghi per dormire, mangiare e
anche lavarsi. L'idea � dei volontari della Comunit� di
Sant'Egidio, che stamane, nel centro 'Genti di pac� di via
Giustiniani, hanno presentato la terza edizione dell'agenda che
verr� distribuita nei centri d'ascolto, nelle parrocchie e nei
dormitori di Genova.
�La guida � cambiata, e disegna un affresco della citt�
diverso rispetto alle precedenti - ha detto il curatore
dell'iniziativa Gianni Carosio, della Comunit� di Sant'Egidio -
in quella del 2004 abbiamo dovuto dare pi� spazio ai centri
d'ascolto e creare una sezione sul lavoro e la formazione, dove
spieghiamo soprattutto agli stranieri le questioni relative alla
sicurezza nei cantieri, affinch� incidenti come quello avvenuto
in Darsena non si ripetano�.
Un libretto tascabile, realizzato in collaborazione con i
Rotary Club genovesi e stampato in 3400 copie. Nelle 150 pagine
della guida non ci sono solo i recapiti dei dormitori e delle
mense dei poveri, ma anche indirizzi di ambulatori, parrocchie,
centri d'ascolto, biblioteche e uffici per il lavoro e la
formazione. �Chi � povero spesso non � in grado di esprimere
le proprie capacit� umane - ha spiegato Carosio - per questo �
importante andare al di l� dei bisogni primari, spingendo
queste persone a leggere un libro o a tentare di imparare un
mestiere�.
La Comunit� di Sant'Egidio opera dai primi anni '90 per
aiutare i poveri e i senza fissa dimora della citt�. Tra il
novembre del 2003 e il maggio di quest'anno i volontari hanno
distribuito 4100 pacchi alimentari agli stranieri e 1350 agli
italiani.
Gli stranieri che periodicamente chiedono aiuto alla
Comunit� sono 680 (un centinaio in pi� rispetto all'anno
scorso), hanno in media 35 anni e sono per la maggior parte
ecuadoriani, ma anche rumeni, peruviani, marocchini e dell'est
europeo.
Ma il fenomeno pi� preoccupante � quello che riguarda gli
italiani. �I connazionali con difficolt� economiche sono in
aumento - ha detto il responsabile della Comunit� Andrea
Chiappori - oggi giornalmente ne aiutiamo circa 260, contro i
125 dell'anno scorso. Per la maggior parte sono anziani che non
ce la fanno pi� ad arrivare alla fine del mese�.
Non solo barboni, dunque, ma anche molti pensionati ridotti
alla fame, tra gli italiani. Su 260 individui, infatti, solo una
sessantina vive in strada, in roulotte o in una baracca. (ANSA).
|