Sei neonati su cento, a Genova, sono figli di stranieri. Nel 1993 si parlava di 122 nascite, nel 2001 i nati in Liguria sono 6608. Gli ultimi due anni hanno registrato un ulteriore crescendo. A volte non conoscono neppure la lingua del paese d'origine dei loro genitori, che, in alcuni casi, hanno visto solo in cartolina. O hanno vissuto solo attraverso i racconti .
Anche se parlano con inflessione genovese, anche se fanno parte strettamente integrante delle nostre scuole, anche se amano il pesto e la focaccia e se tifano Sampdoria o Genoa, non sono cittadini italiani. Perch� una antiquata legge del 1992, quando tra l'altro il fenomeno dell'emigrazione era molto con tenuto, prescrive lo jus sanguinis che limita l'acquisto automatico della cittadinanza solo se nati da genitori italiani. E prevede che i bambini nati da genitori stranieri diventino italiani solo dopo i 18 anni. E solo se i genitori possono dimostrare di non aver mai lasciato l'Italia per un tot d'anni, e di avere un certo tipo di reddito. Capestri alla libert� di cittadinanza. �Alla democrazia che sta nelle pieghe della vita di ogni giorno e non solo sul tricolore del 2 giugno� ha commentato ieri Sergio Casali della Comunit� di Sant'Egidio che con le associazioni "Genti di pace" e il "Paese del l'Arcobaleno" hanno organizzato in piazza Caricamento una partecipatissima festa per sostenere la nuova proposta di legge avanzata dalla Comunit� che e in discussione in questi giorni in commissione, Che afferma il principio dello "jus soli" secondo cui � cittadino alla nascita chiunque nasca nel territorio del paese e che afferma che pu� essere cittadino italiano il minore nato in Italia se il genitore � regolarmente presente in Italia da almeno due anni. Ma avanza anche la richiesta per l'adulto straniero di ottenere il diritto di cittadinanza dopo 6 anni ( e non 10) di permanenza in Italia. E' stato un evento colorato, quello di Caricamento, con danze e spettacoli di bambini genovesi, ma anche somali, marocchini, albanesi, di Capoverde e dell'Ecuador. Insieme sul palco con Pino Petruzzelli, attore e regista di testi teatrali che nei suoi lavori ha prestato la sua voce a uomini e donne che il mondo non ascolta. Ieri ha improvvisato suggestive interviste ai bambini. Che hanno messo in evidenza la contraddizione di nascere in un paese vivendovi da straniero. �La cittadinanza non � un fatto genetico� ha ribadito l'artista. Infine alcuni numeri significativi: le acquisizioni di cittadinanza nella nostra regione erano 122 nel 1991 con un lieve incremento negli ulti mi anni. 318 nuovi cittadini nel 2001. �Ma il numero di stranieri che vengono intimoriti dalle norme attuali, molto rigide - conclude Sergio Casali - � incomparabilmente superiore. Si tratta di immigrati che sposano donne o uomini italiani, ma anche chi vive nel nostro paese spesso da pi� di dieci anni, ma che non riesce a ottenere la cittadinanza, magari a causa di un reddito insufficiente o perch� non conosce a fondo la normativa�.
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